Comitato editoriale

Una nuova organizzazione per cogliere le sfide del futuro

Dal Consiglio nazionale le Pubbliche Assistenze escono con tante novità. In particolare sono state create due nuove aree: Politiche Sociali e Comunicazione

di Lorenzo Maria Alvaro

«Un cambio di passo verso una riorganizzazione per far fronte alle sfide di una rete nazionale grande come la nostra», ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, al termine del Consiglio Nazionale svoltosi a Firenze.

Un consiglio nazionale nel corso del quale il vicepresidente vicario Carlo Castellucci ha dato le dimissioni e che, grazie ad una esperienza consolidata in questi anni, svolgerà le funzioni di Segretario Generale per dare un ulteriore impulso verso le Istituzioni affiancando la presidenza nell'attività di interlocuzione verso l'esterno. Vicepresidente vicario sarà Niccolò Mancini e vicepresidente Lamberto Cavallari.

Avvicendamento in Protezione Civile. Sempre in un'ottica di continuità rispetto al lavoro svolto in questi anni, un ulteriore avvicendamento anche nel ruolo di Responsabile nazionale di protezione civile che passa da Carmine Lizza, responsabile dal 2012, ad Alessandro Benini. «A nome di tutta Anpas», ha dichiarato Pregliasco, Fabrizio Pregliasco «voglio ringraziare Carmine per la sua dedizione instancabile sia verso l’associazione, sia verso il settore di Protezione Civile e augura il meglio per il suo futuro e quello della sua famiglia».

Due nuove attività: sociale e comunicazione. Dal Consiglio Nazionale, nell'ottica di un ulteriore potenziamento verso il futuro di Anpas, due nuove figure. Il lockdown ha evidenziato l'importanza delle Politiche Sociali, attività che riporta Anpas alle origini del movimento con l'obiettivo di realizzare i servizi sulle esigenze del territorio e delle comunità: a Gianluca Zarra la responsabilità di questo settore.

Per attuare i principi di trasparenza e partecipazione, parallelamente a Essere Anpas, verrà sviluppata l’attività Comunicare Anpas con la responsabilità di Paolo Rebecchi.

Le Pubbliche Assistenze contestualmente si dissociano da AASI (Associazione Autisti Soccorritori Italiani) in merito alla proposta di sensibilizzazione del “grande pubblico sul duro ed incessante lavoro quotidianamente svolto dagli autisti soccorritori” (come si legge nella proposta) che si possa concretizzare attraverso la colorazione una panchina di colore giallo in tutte le città d’Italia.
«Il vero riconoscimento pubblico del nostro agire non si concretizza tinteggiando di giallo una panchina», ha sottolineato Pregliasco, «ma nella promozione di politiche pubbliche per sostenere, attraverso il principio della sussidiarietà, la cura dei bisogni collettivi e tutelare la salute di tutti. Politiche pubbliche che si realizzino grazie all'interlocuzione quotidiana con gli amministratori locali e nazionali».

Anpas sottolinea che un riconoscimento pubblico del lavoro svolto dai soccorritori, da tutti i soccorritori, si esplica con atti pubblici che tutelano nel concreto la salute, l'integrità fisica, psicologica e morale dei soccorritori, nel riconoscimento del soccorso e della cura come valore assoluto di cui ogni cittadino si deve far carico.

Pur nel rispetto verso l’associazione che ha proposto questa iniziativa all'attenzione di ANCI, Anpas ribadisce l’impegno nella tutela della salute pubblica attraverso i propri volontari, i propri dipendenti e di tutto il personale coinvolto ogni giorno, da oltre 116 anni, in oltre mille comuni d’Italia nel nome dei suoi valori fondativi quali la gratuità, della mutualità e della laicità.

«La nostra costante proposta di sensibilizzazione quotidiana verso ogni cittadino sono le nostre facce, le divise, i mezzi e le sedi delle pubbliche assistenze sempre aperte», conclude Pregliasco.

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