Salute

Una nuova incubatrice per i neonati prematuri al Buzzi

Sono 40.000 ogni anno in Italia i nati pretermine che pesano meno di un chilo. L’associazione Obm onlus lancia “Accendi gli occhi di un bambino” l’iniziativa che ha l’obiettivo di acquistare una speciale culla di ultima generazione, capace di ricreare - per quanto possibile - la situazione in cui il piccolo si trova nel grembo materno. A disposizione un numero solidale

di Redazione

Sono 500 ogni anno i neonati prematuri ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva e Patologia Neonatale dell’ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano, in Italia sono 40mila i nati pretermine (venuti alla luce tra la 22ª e la 37ª settimana) all’anno, rappresentano il 10% di tutti i nati vivi nel nostro Paese. Nel reparto specializzato per loro al Buzzi di Milano sono disponibili 24 postazioni in cui i piccolissimi trascorrono le prime settimane, spesso mesi, di vita.

Per questi bambini speciali, infatti, sono necessarie cure speciali e l’associazione Obm onlus che ogni giorno a fianco del personale medico dell’ospedale, supporta i piccoli insieme alle loro famiglie, integrandoli in un ambiente fatto su misura per loro, con strumentazioni e attenzioni specifiche, per poter affrontare la cura il più serenamente, possibile lancia in questo mese di aprile la campagna “Accendi gli occhi di un bambino” con l’obiettivo di acquistare una culla termoregala di ultima generazione, destinata ad accogliere i piccoli neonati prematuri che pesano meno di un chilo, durante le prime settimane di cura e di sopravvivenza.

Per aiutare l’associazione in questa iniziativa è a disposizione – fino al 28 aprile – il numero solidale 45580. Con i fondi raccolti, quindi si potrà acquistare questa speciale culla incubatrice termoregolata di ultima generazione, capace di ricreare – per quanto possibile – la situazione in cui il piccolo si trova nel grembo materno.

«La culla permette una termoregolazione ideale per il neonato gravemente prematuro e sottopeso in tutte le sue fasi di crescita», commenta il pediatra Gianluca Lista, direttore dei reparti di Neonatologia, Patologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi. «Abbinato alla culla c’è inoltre un sistema di monitoraggio multiparametrico centralizzato che consente il costante controllo dei parametri vitali del neonato».
Un reparto dotato di tale strumentazione innovativa ha la capacità di favorire sia le operazioni del personale medico sia la vicinanza dei genitori che, senza rischi per il piccolo, hanno la possibilità di stargli vicino e accarezzarlo.

«Oltre all’acquisto della culla, abbiamo organizzato in parallelo un’attività di marsupioterapia e di sostegno alle famiglie», spiega Antonella Conti, responsabile di Obm Onlus. «Il nostro obiettivo è infatti quello di creare un ambiente rilassato dove il bambino la sua mamma siano al centro delle cure».

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