Famiglia

Una moda? se c’è, è positiva

Il presidente di Sodalitas: «Il processo procede molto lento, ma va avanti. Le imprese hanno capito di avere dei doveri»

di Francesco Maggio

Il tessuto industriale italiano è composto da migliaia di piccole e medie imprese che, grazie ai forti legami che hanno da sempre con il territorio, si dimostrano quotidianamente attente alle questioni sociali e ambientali. La differenza rispetto al passato è che oggi, nel complesso, ciò viene comunicato meglio. E questo può indurre qualche osservatore a parlare di ?effetto moda?. Ma l?espressione non va intesa, a mio avviso, in un?accezione negativa». Per Federico Falck, presidente di Sodalitas, la responsabilità sociale d?impresa appartiene al dna delle aziende italiane. E l?elevato numero di imprese partecipanti al Sodalitas Social award ne è una testimonianza eloquente. Vita: Ingegner Falck, si aspettava un interesse così convinto delle imprese per la tappa italiana della maratona europea della responsabilità sociale? Federico Falck: Diciamo che ero piuttosto fiducioso. Conosco bene le peculiarità della nostra industria e so che la sopravvivenza di un?azienda è strettamente legata a un corretto rapporto con il territorio di riferimento. E, quindi, anche all??ascolto? delle istanze socio ambientali che da qui si innalzano. Per cui, la responsabilità sociale entra necessariamente nella vita d?impresa. Vita: Eppure, mai come negli ultimi anni, era successo che i riflettori fossero così puntati su questo aspetto. C?è un rischio moda? È una questione di marketing? Falck:È vero che oggi si parla diffusamente di responsabilità sociale d?impresa. Ma soprattutto perché è sempre più evidente che il concetto che lo Stato deve ?passare? tutto è un concetto che ha fatto ormai il suo tempo. Di qui, la straordinaria crescita del non profit. E anche l?accresciuta consapevolezza del mondo imprenditoriale dei suoi ?doveri? nei confronti della comunità. Per quanto riguarda, invece, la moda, non mi preoccupo più di tanto. L?effetto imitazione, fa parte dell?animo umano, della psicologia di massa e può rivelarsi anche un ottimo strumento di contagio virtuoso. Vita: Cosa si aspetta dopo il 10 febbraio? Falck: Che il processo di responsabilizzazione sociale delle imprese italiane benefici di una forte accelerazione. Alla quale, mi auguro, dia anche un significativo contributo la decisione annunciata di recente dal governo, di considerare la materia uno dei punti cardine che entreranno a far parte dell?agenda del semestre italiano di presidenza europea. Vita: Lei guida Sodalitas da un anno e mezzo. Cosa l?ha più colpita favorevolmente? E cosa, invece, l?ha più delusa? Falck: Sono rimasto colpito molto positivamente dal consenso incontrato dalla nostra esperienza presso il mondo del volontariato e del non profit. Una fetta consistente del Terzo settore ritiene l?operato di Sodalitas estremamente importante per la sua crescita, per riuscire a dotarsi di adeguate capacità manageriali. Vita: E l?aspetto negativo? Falck: Non immaginavo che il processo di ?esplicitazione? del ruolo sociale delle imprese fosse così lento e faticoso. Vita: La nave va, anche se a rilento…. Falck: La nave va, non siamo più al varo ma nemmeno in mare aperto, ci muoviamo nella baia mentre cominciano ad arrivare le prime onde.


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