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Una mappa sociale per la Toscana

Con questa legge sarà possibile raccogliere tutte le risorse presenti in Toscana per utilizzarle laddove ce n'è più bisogno

di Alba Arcuri

Regione Toscana. Deliberazione n. 687 del 29 giugno 1998. Progetti relativi al sistema informativo per le politiche sociali. Funzioni e servizi del sistema informativo territoriale. Supplemento straordinario del B.U. n. 38 del 23 settembre 1998
Raccogliere tutte le risorse per intervenire laddove c?è più bisogno. Questo in sintesi lo spirito della nuova legge emessa dalla regione Toscana che ha come obiettivo quello di riformare tutto il sistema informativo delle politiche sociali, creando una vera e propria mappa in cui siano ben delineate sia le tipologie di intervento sociale sia le risorse disponibili. Il criterio per l?elaborazione della mappa è territoriale e non più settoriale (cioè per tipologia di intervento) come è stato finora. Per ogni zona verranno definite le priorità di intervento (minori a rischio, disabili, anziani non autosufficienti, detenuti, tossicodipendenti, immigrati, nomadi) e nello stesso tempo verranno censite tutte le realtà (pubbliche, private, non profit) in grado di intervenire direttamente. In questo senso giocano un ruolo chiave le associazioni di volontariato o del privato sociale che attualmente operano su tutto il territorio, ufficialmente coinvolte nell?opera di risanamento sociale, in base al principio di sussidiarietà (per cui l?intervento spetta a chi è più a contatto con la problematica sociale, piuttosto che agli organismi amministrativi). Inoltre, come si legge nel testo, tra le finalità perseguite c?è quella di integrare i servizi socio assistenziali e quelli socio sanitari, con le altre aree di intervento sociale (politiche per la casa e il territorio, per l?occupazione, l?immigrazione, il diritto allo studio, la formazione). Scopo finale è infatti quello di risolvere interamente una problematica sociale, intervenendo su più fronti (per esempio per la realizzazione dell?assistenza domiciliare integrata per anziani e disabili non autosufficienti, o per l?integrazione sociale di giovani disabili). La gestione delle attività di monitoraggio e di rilevamento spetterà all?Osservatorio sociale e sistema informativo delle politiche sociali integrate, mentre il compito di referente informativo decentrato spetterà alla Provincia.

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