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Una manifestante usa il rossetto in segno di protesta pacifica

Nel bel mezzo delle manifestazioni contro il governo a Skopje, una manifestante in testa al corteo, bloccata dalla polizia in tenuta antisommossa, fa l’ultima cosa che ci si sarebbe aspettati da lei: usa lo scudo del poliziotto davanti a lei come specchio per mettersi il rossetto, qualcuno scatta una foto e lei diventa il simbolo del diritto al dissenso

di Ottavia Spaggiari

E’ stata re-twittata migliaia di volte la fotografia scattata durante le proteste a Skopje in Macedonia, la scorsa settimana, in cui una manifestante in testa ad un corteo di protesta contro il governo, utilizza uno scudo della polizia come specchio per mettersi il rossetto, diventando il simbolo della protesta pacifica e del diritto di manifestare il proprio dissenso. Da mesi la Macedonia è sconvolta dallo scandalo delle intercettazioni illegali, denunciate dal capo dell’opposizione socialdemocratica Zoran Zaev, secondo cui il governo avrebbe infatti messo sotto stretto controllo 20 mila persone, provenienti da diversi ambiti, tra cui giornalisti, attivisti, agenti di polizia, diplomatici ed esponenti della magistratura. Il governo ha però negato ogni accusa, gridando invece ad una cospirazione dei servizi segreti esteri, con cui si sarebbe alleato. Da Febbraio, Zaev ha pubblicato ogni settimana delle intercettazioni che, ha dichiarato, gli sono state fornite da una talpa, e che inchioderebbero le più alte cariche del governo per diversi reati tra cui corruzione e persino brogli elettorali. A scatenare l’ultima protesta di piazza, la ventinovesima conferenza stampa di Zaev, in cui è stato rivelato che le più alte cariche dello stato avrebbero contribuito ad insabbiare l’omicidio di Martin Neškovski, un giovane macedone ucciso da un poliziotto nel 2011.

Oltre 1000 manifestanti sono scesi in piazza e sono stati diversi i momenti di tensione con le forze dell’ordine, criticate per i metodi violenti utilizzati.

Un clima tesissimo che ha fatto risaltare, in una stridente armonia la calma e la sicurezza della ragazza, ripresa nella foto, che ha utilizzato lo scudo del poliziotto come specchio per compiere un’azione tanto normale e superflua in un clima di tensione, come mettersi il rossetto.

Giovedì il quotidiano britannico The Guardian, ha rintracciato la ragazza ed è riuscito ad intervistarla. Si tratta di Jasmina Golubovska, 30 anni, analista politica dell’organizzazione Helsinki Committee fo Human Rights e attivista.

“Il fratello e la madre di Neškovski si erano spinti in testa alla folla, dirigendosi verso il parlamento. Il nostro istinto è stato quello di raggiungerli e di fare da scudo, perché i poliziotti iniziavano a respingerli in modo piuttosto brusco. Ci siamo trovati davanti la polizia in piena tenuta antisommossa, proprio di fronte al parlamento.” Ha raccontato Golubovska, che è rimasta bloccata davanti agli scudi della polizia, senza potersi muovere per due ore. “Ho iniziato a parlare con il poliziotto, dicendogli gentilmente che avrebbe dovuto unirsi a noi, che non doveva per forza seguire gli ordini che il suo dovere era nei confronti delle persone e della costituzione. Gli ho detto che anche mio padre è un poliziotto in pensione e che capivo quanto fosse difficile per lui e poi gli ho chiesto se potevo disegnare un cuore sul suo scudo con il mio rossetto, ma l’idea non gli era piaciuta per niente.” E’ così che la ragazza ha deciso di tirare comunque fuori il rossetto, “Gli ho chiesto se potevo comunque usare il suo scudo come specchio e poi, molto velocemente gli ho dato un bacio. Il poliziotto non si è mosso ma l’ho visto sorridere rapidamente.”

Golubovska ha poi continuato: “Stiamo manifestando da molto tempo, per chiedere le dimissioni del governo, ma le rivelazioni sul caso Neškovski ci hanno colpito particolarment, abbiamo protestato ogni anno, dalla sua morte. Il governo ha mentito per anni (…) è un nostro dovere civico andare avanti e non ci fermeremo fino a quando avremo un nuovo governo ad interim, in grado di nominare dei magistrati e dei pubblici ministeri imparziali, andremo avanti fino a quando non otterremo le elezioni.”

Nel frattempo anche l’Unione Europea ha manifestato preoccupazione per la situazione politica nel Paese, Johannes Hahn, Commissario ai negoziati per l'Allargamento ha richiesto un'indagine sulle accuse legate allo scandalo intercettazioni.

La fotografia virale della Golubovska ha avuto un effetto positivo anche su altri cittadini, moltissimi i messaggi che le sono arrivati di persone che si uniranno alle proteste. “Questa per me è la cosa più importante, mi dicono che adesso sanno che non devono avere paura.” E per questa domenica sono previste altre manifestazioni.

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