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Una lista multietnica vivacizza il cantiere politico lombardo

Elezioni la lista Milano Nuova

di Redazione

Vista l’incertezza della “grande politica” nazionale, da sempre più parti si guarda alle prossime elezioni comunali di Milano come a un test significativo sulle direzioni che stanno prendendo partiti, alleanze, nuovi e terzi poli vari.
Tra le varie novità che il “cantiere Milano” sta portando sulla scena, quella più clamorosa per il mondo politicamente sommerso delle seconde generazioni è la discesa in campo della lista Milano Nuova, guidata dal direttore dell’Istituto culturale islamico di Milano, Abdel Hamid Shaari (foto). «Una lista laica e civica aperta a tutti i milanesi, comprese le nuove cittadinanze», spiega Shaari. «La porta è aperta a tutti coloro che, indipendentemente dalla provenienza e dalla fede, hanno a cuore temi come il diritto alla cittadinanza, la riparazione dei danni della Bossi- Fini, ma anche il traffico, la sanità, il funzionamento delle scuole e degli ospedali».
Boutade? Esperimento da “esportare” in tutta Italia? Abbiamo chiesto a quattro ragazzi “seconda G” cosa ne pensano di questa iniziativa.

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