Non profit
Una legge per tenere aperti gli istituti minorili
Denuncia di Amici dei Bambini all'Osservatorio Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza
di AiBi
55 senatori, tutti di Centro Destra, (Forza Italia, Alleanza nazionale, CCD –CDU, Lega Nord) sono i promotori di un disegno di legge concernente il diritto del minore alla famiglia.
Nel testo dell’articolo 1 si legge testualmente “il minore… può essere affidato ad una famiglia…, alternativamente ad un istituto di assistenza pubblico o privato”.
Eppure il disegno di legge nasce dall’esigenza di intervenire per tutelare il diritto del minore ad una famiglia.
Ma quale clima familiare ed affettivo può essere garantito ad un minore, già vittima di un abbandono, all’interno di un istituto?
I firmatari dell’iniziativa ritengono equivalenti e proficue per i bambini due soluzioni: l’inserimento di un minore in una famiglia o in una struttura di accoglienza.
Con queste premesse i senatori propongono di eliminare il termine del 31 dicembre 2006, data di chiusura degli istituti, prevista dalla legge 149.01, “per dare agli istituti la possibilità di continuare l’opera educativa intrapresa…”
Amici dei Bambini denuncia all’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza l’inammissibile proposta di legge dei 55 senatori, dimentichi o ignoranti dell’inviolabile diritto di un bambino di essere e sentirsi figlio di qualcuno.
Marco Griffini, Presidente di Amici dei Bambini, dichiara: «Siamo stupefatti! Da oltre 15 anni lottiamo per garantire ad un bambino la possibilità di essere amato e accolto in famiglia. Il disegno di legge, di cui siamo venuti a conoscenza, riporta l’Italia culturalmente indietro nelle politiche a favore dell’infanzia in stato di abbandono.»
«Chiediamo all’Osservatorio – prosegue Griffini – di fare luce su questa proposta. È inammissibile ipotizzare il mantenimento di un istituto per minori: la stessa Romania, stato che ancora vive in difficile condizioni sociali ed economiche, ha previsto, nella tutela dei propri bambini, la chiusura delle strutture di accoglienza entro il 2004.»
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