Cultura

Una guerra da piangere tanti partitib da ridere

Gli italiani hanno ottenuto di poter apporre su ogni missile la scritta ‘attenzione,potrebbe nuocere gravemente alla vostra salute'.

di Riccardo Bonacina

Girano in questi giorni su Internet delle pagine umoristiche di Stefano Benni. Vale la pena proporre qualche passaggio. ” Il presentatore in tuta mimetica saluta il politico che entra nello studio: ?Buongiorno onorevole, novità?”.Il politico:?Ecco, il governo ha preso una posizione chiara e precisa, precisamente la 126 del Kamasutra politico, la cosiddetta posizione ?te lo metto un po? ma forse no?. Bisogna trattare bombardando e bombardare trattando. Gli italiani hanno ottenuto di poter apporre su ogni missile la scritta ?attenzione, potrebbe nuocere gravemente alla vostra salute?. Ma i piloti italiani terranno una posizione ancor più strategica. Voleranno all?indietro, così nessuno potrà dire che puntano sulla Serbia, e ogni quattro bombe sganceranno una cassetta di cerotti. Inoltre, tutti i soldati italiani delle basi Nato hanno l?ordine di tenere una mano dietro la schiena per far capire che collaborano a metà. Nel caso dovessero usare il fucile, lo faranno in coppia. È complicato, ma la politica innovativa della sinistra esige sacrifici». Fin qui l?umorismo di Benni che coglie perfettamente equilibrismi politici e morali a lungo difficilmente sostenibili. Non c?è dubbio, è Internet il luogo migliore per chi vuole cercare rifugio dal ricatto di chi non propone altra opzione tra gli slogan alla ?Yankee go home? e le manifestazioni anti Nato da una parte e, dall?altra, quella di chi vuole la sconfitta di Milosevic ?a qualsiasi costo?. Ci si può scostare anche dal ricatto dei sentimenti di chi, governo compreso, vorrebbe limitare il nostro impegno ad un esercizio del buon cuore, sia pure, sia chiaro, necessarissimo . Investendo qualche ora in rete ci si può imbattere nel sito lunare dei Comunisti italiani: se lo consultasse un alieno crederebbe di essere capitato nel sito del più esagitato partito di opposizione e non in quello di un partito del Governo che da quaranticinque giorni sta bombardando la Federazione Jugoslava. Poco più in là, nel sito dei Democratici di sinistra, ci si può imbattere in un luogo che dà una rappresentazione più reale dell?attuale travaglio politico: il Forum curato dalla sinistra giovanile ospita insieme a lettere che invitano allo sterminio dei serbi, numerossisi messaggi di persone che giurano che non voteranno mai più i Democratici di sinistra. In rete, facendo scalo su Peacelink potete trovare documenti che riguardano la storia del Kosovo, i dossier sul fallito accordo di Rambouillet, articolo per articolo. E soprattutto può capitarvi di intercettare i messaggi di cittadini Serbi o del Montenegra, e magari dialogare con loro (bombardamenti permettendo). Potrete conoscere la dottoressa Ilic del reparto neonatale di Belgrado angosciata perché i black out elettrici mettono in pericolo la vita dei neonati nelle incubatrici. Oppure appelli di intellettuali, artisti, o amministratori locali delle diciassette città serbe governate dall?opposizione e scelte dai bombardamenti dell?Alleanza come obiettivi privilegiati. Scrivono delle loro paure, del pianto dei loro figli, delle soffrenze dei loro cittadini e chiedono perché? Un perché cui non c?è risposta, come non esiste commento alla disfatta umanitaria a cui assistiamo in diretta in Albania e Macedonia. ?Io vado a Pristina…? e voi?


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