Welfare

Una firma per i detenuti in cerca d’autore

Siglato presso l'Issp il protocollo che coordina l’attività dei 39 aderenti al Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere

di Redazione

A Roma, presso la sede dell’Issp (Istituto Superiore di Studi Penitenziari),  è stato firmato il protocollo d’intesa  tra il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) e il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, che sancisce l'unità di intenti tra i due organismi.
Un passo importante, che riconosce in maniera ufficiale l’importanza dell’attività di teatro in carcere – come testimonia anche il capolavoro dei Fratelli Taviani "Cesare deve morire", Orso d'oro al Festival di Berlino –  e rafforza il coordinamento delle diverse esperienze di drammaturgia che negli ultimi anni si sono affermate in oltre cento istituti penitenziari italiani.
 
Nello specifico, il Coordinamento Nazionale Teatri in Carcere si impegna a:
1.Garantire l’attivazione di iniziative sia di carattere prettamente teatrale, sia di carattere formativo, nell’ambito della formazione professionale legata alla realizzazione degli spettacoli
2.Utilizzare le riviste specializzate per la diffusione delle manifestazioni teatrali che vedranno protagonisti i detenuti
3.Collaborare all’attività di studio e ricerca dell’Issp a sostegno di un’attività formativa finalizzata a creare uno stabile coordinamento delle diverse esperienze teatrali
4.Favorire il coinvolgimento delle realtà associate al proprio circuito organizzativo
5.Realizzare attività concertate tra i responsabili delle Compagnie aderenti al Coordinamento e i Dirigenti Penitenziari preposti ai singoli istituti penitenziari coinvolti
 
L’Amministrazione Penitenziaria, da parte sua, si impegna ad inserire la “Drammaturgia penitenziaria” quale disciplina di studio , qualora risulti coerente con gli obiettivi dei corsi di formazione programmati dagli operatori penitenziari.
 
Alla cerimonia  hanno  preso parte le seguenti autorità: Giovanni Tamburino, Capo Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria; Massimo De Pascalis, Direttore generale dell'Issp; Vito Minoia, Presidente del Coordinamento Nazionale del Teatro in Carcere. 
 
Una riflessione – quella sull’importanza della recitazione per alleviare il dolore della pena – cominciata il 27 novembre 2012 durante il convegno “La Drammaturgia Penitenziaria”,  anch’esso svoltosi presso l’Issp. Da quella giornata è emersa  la volontà comune di realizzare uno stabile coordinamento delle diverse esperienze teatrali
Sono 112 le realtà censite dal Dap che svolgono attività di questo tipo in carcere. Di queste, 39 aderiscono al Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere –che è nato nel 2011, e raccoglie soggetti attivi in 13 regioni italiane. 
Emerge dal protocollo l’intento di allargare il raggio non fermandosi solo al teatro, ma completando il quadro formativo dei detenuti con attività cinematografiche, culturali ed artistiche.
 
Il protocollo d’intesa, firmato dal Presidente Tamburino e dal Professor Minoia,  ha durata triennale. Rinnovabile, se gli organismi in questione decideranno di proseguire il cammino comune.
 

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