Cultura

Una femminista ai fornelli. Africani

di Calixthe Beyala, Come cucinarsi il marito all’africana, Edizioni Epoché, pp. 150, euro 10; Selvaggi amori, Edizioni e/o, pp. 151, euro 14,50.

di Selena Delfino

I signori uomini si tappino le orecchie perché parliamo di Come cucinarsi il marito all?africana. Ma niente paura, non si tratta di un?incitazione a eliminare il proprio consorte con modi che sarebbero stati cari a Idgie, la protagonista del film Pomodori verdi fritti alla fermata del treno. Si tratta di riscoprire il grande potere seduttivo del cibo e della sua possibilità di riaccendere la complicità in un rapporto attraverso il piacere del gusto. Una brusca inversione rispetto ad anni di battaglie per l?emancipazione? Certo che no. «Credo di essere una grande femminista», ha dichiarato in un?intervista Calixthe Beyala, autrice di questo divertente romanzo. E in tutto ciò, non c?è alcuna contraddizione. Infatti «si può essere femministe truccandosi e cucinando», senza rinunciare a essere seducenti. Argomento frivolo? Forse. Ma abbastanza accattivante da invogliare alla lettura di una delle autrici africane attualmente più interessanti. Infatti, non solo di cucina e seduzione si è occupata l?autrice camerunense. Fra le sue storie ci sono quella di Eve-Marie, protagonista di Selvaggi amori, prostituta immigrata a Parigi che si ricostruisce una vita nel singolare quartiere di Bellville. E c?è poi la bellissima Saïda che in Gli onori perduti getta uno sguardo sulla società africana. Insomma, altro che donne e fornelli: qui si parla della valorizzazione della vera femminilità.

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