Famiglia

Una e-mail per salvare la foresta amazzonica

Sabato il Congresso brasiliano voterà una legge che, modificando il “Codice forestale” vigente, consentirebbe di distruggere fino al 50% della foresta

di Riccardo Bonacina

Sabato 5 maggio 2001 il Congresso brasiliano voterà un Progetto di Legge che, modificando il ?Codice forestale? vigente, consentirebbe di distruggere fino al 50% della foresta amazzonica (ad oggi è stato abbattuto il 15% della foresta nativa, un territorio pari alla superficie di Italia e Francia). Dieci entità ambientaliste, tra cui Greenpeace e WWF, hanno rilanciato a Brasilia nei giorni scorsi una campagna per impedire l’approvazione di questo progetto. La legislazione attuale stabilisce per le foreste una quota di riserva legale dell’80% nelle aree dell’Amazzonia, del 35% per le aree di cerrado (le savane brasiliane) e del 20% nelle altre aree regionali. La riserva legale corrisponde alla parte di terra che deve essere mantenuta da ciascun proprietario sotto protezione ambientale permanente. Nel maggio scorso il deputato Micheletto e la lobby latifondista al Congresso hanno approfittato di una fase dei lavori parlamentari – in cui si votava l’adeguamento del salario minimo – per far approvare il progetto in una commissione mista Camera-Senato. Il testo approvato riduce dall’80 al 50 per cento l’area di riserva legale in Amazzonia. La misura ebbe una ripercussione negativa immediata dentro e fuori il Brasile, provocando proteste della popolazione, delle associazioni ambientaliste e di numerosi esponenti politici e sindacali. Per impedire che il progetto fosse votato in forma definitiva il Governo Federale rieditò la Misura Provvisoria 2.080/61 del ‘Codice forestale’. Oggi, mentre Bush calpesta gli accordi di Kyoto per la riduzione delle emissioni dei gas serra in atmosfera e Giappone (che da solo importa un terzo del legname mondiale), USA e Europa sono insieme responsabili del 75% dei consumi di legno tropicale, in Brasile latifondisti e industria del legname rilanciano il loro attacco alla Foresta Amazzonica e agli interessi delle popolazioni che ci vivono. Per dare forza a coloro che nel parlamento e nella società brasiliana cercano di respingere questa nuova aggressione all’ambiente, alle comunità indigene e ai piccoli produttori, FIRMA e fai firmare L’APPELLO in portoghese, qui di seguito riportato, e invialo entro il prossimo 5 maggio ai seguenti indirizzi di posta elettronica: Presidência da República : protocolo@planalto.gov.br Secretaria de Comunicação Social : secom@planalto.gov.br Governo Brasileiro : governo@brasil.gov.br Presidente da Câmara dos Deputados : dep.aecioneves@camara.gov.br e per conoscenza a: fsaviolo@openlink.com.br testo dell’appello in portoghese da copiare ed inviare firmato: AMAZONAS URGENTE Estamos sabendo, que na próxima semana vai ser votado no Congresso brasileiro um projeto que vai permitir a redução da área da Floresta Amazónica em 50% do que ela é hoje. A área a ser desmatada é de quatro vezes a extensão de Portugal e,teoricamente, deverá ser aproveitada para a agricultura e pecuária. Toda a madeira, especialmente a prezada, será vendida no mercado externo por companhias madeireiras, sem aproveitamento para as comunidade indígenas e em geral para todas as populações que vivem na Amazônia brasileira, que ao contrario são prejudicado pela destruição da floresta e sua imensa riqueza. Este projeto é mais uma manobra da bancada ruralista que em nome do desenvolvimento agro-pecuário na realidade agrada só os interesses particulares latifundiários e favorece a exploração da madeira. A verdade é que sem a floresta, o solo amazónico não serve para nada. O solo é ácido e a região está sujeita a cheias periódicas, que impedem a agricultura. Atualmente, 160.000 quilômetros quadrados já devastados com esse objetivo encontram-se abandonados e em processo de desertificação. Ao contrario os projetos bem sucedidos na região amazonica são aqueles que juntam o desenvolvimento econômico com a preservação da floresta e da biodiversidade. Além disso, creio não ser necessário citar todos os benefícios que a floresta nativa proporciona, do ponto de vista ambiental, para todo o mundo. Não podemos permitir, como cidadãos do mundo que esse crime seja efetivado, é preciso tomar uma atitude! FIRMA


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