Famiglia
Una e-mail per salvare la foresta amazzonica
Sabato il Congresso brasiliano voterà una legge che, modificando il Codice forestale vigente, consentirebbe di distruggere fino al 50% della foresta
Sabato 5 maggio 2001 il Congresso brasiliano voterà un Progetto di Legge che, modificando il ?Codice forestale? vigente, consentirebbe di distruggere fino al 50% della foresta amazzonica (ad oggi è stato abbattuto il 15% della foresta nativa, un territorio pari alla superficie di Italia e Francia).
Dieci entità ambientaliste, tra cui Greenpeace e WWF, hanno rilanciato a Brasilia nei giorni scorsi una campagna per impedire l’approvazione di questo progetto. La legislazione attuale stabilisce per le foreste una quota di riserva legale dell’80% nelle aree dell’Amazzonia, del 35% per le aree di cerrado (le savane brasiliane) e del 20% nelle altre aree regionali. La riserva legale corrisponde alla parte di terra che deve essere mantenuta da ciascun proprietario sotto protezione ambientale permanente.
Nel maggio scorso il deputato Micheletto e la lobby latifondista al Congresso hanno approfittato di una fase dei lavori parlamentari – in cui si votava l’adeguamento del
salario minimo – per far approvare il progetto in una commissione mista
Camera-Senato. Il testo approvato riduce dall’80 al 50 per cento l’area di
riserva legale in Amazzonia.
La misura ebbe una ripercussione negativa immediata dentro e fuori il Brasile, provocando proteste della popolazione, delle associazioni ambientaliste e di numerosi esponenti politici e sindacali. Per impedire che il progetto fosse votato in forma definitiva il Governo Federale rieditò la Misura Provvisoria 2.080/61 del ‘Codice forestale’.
Oggi, mentre Bush calpesta gli accordi di Kyoto per la riduzione delle emissioni dei gas serra in atmosfera e Giappone (che da solo importa un terzo del legname mondiale), USA e Europa sono insieme responsabili del 75% dei consumi di legno tropicale, in Brasile latifondisti e industria del legname rilanciano il loro attacco alla Foresta Amazzonica e agli interessi delle popolazioni che ci vivono.
Per dare forza a coloro che nel parlamento e nella società brasiliana cercano di respingere questa nuova aggressione all’ambiente, alle comunità indigene e ai piccoli produttori, FIRMA e fai firmare L’APPELLO in portoghese, qui di seguito riportato, e invialo entro il prossimo 5 maggio ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
Presidência da República :
protocolo@planalto.gov.br
Secretaria de Comunicação Social :
secom@planalto.gov.br
Governo Brasileiro :
governo@brasil.gov.br
Presidente da Câmara dos Deputados :
dep.aecioneves@camara.gov.br
e per conoscenza a:
fsaviolo@openlink.com.br
testo dell’appello in portoghese da copiare ed inviare firmato:
AMAZONAS URGENTE
Estamos sabendo, que na próxima semana vai ser votado no Congresso brasileiro um projeto que vai permitir a redução da área da Floresta Amazónica em 50% do que ela é hoje.
A área a ser desmatada é de quatro vezes a extensão de Portugal e,teoricamente, deverá ser aproveitada para a agricultura e pecuária.
Toda a madeira, especialmente a prezada, será vendida no mercado externo por companhias madeireiras, sem aproveitamento para as comunidade indígenas e em geral para todas as populações que vivem na Amazônia brasileira, que ao contrario são prejudicado pela destruição da floresta e sua imensa riqueza.
Este projeto é mais uma manobra da bancada ruralista que em nome do desenvolvimento agro-pecuário na realidade agrada só os interesses particulares latifundiários e favorece a exploração da madeira.
A verdade é que sem a floresta, o solo amazónico não serve para nada.
O solo é ácido e a região está sujeita a cheias periódicas, que impedem a agricultura. Atualmente, 160.000 quilômetros quadrados já devastados com esse objetivo encontram-se abandonados e em processo de desertificação.
Ao contrario os projetos bem sucedidos na região amazonica são aqueles que juntam o desenvolvimento econômico com a preservação da floresta e da biodiversidade.
Além disso, creio não ser necessário citar todos os benefícios que a floresta nativa proporciona, do ponto de vista ambiental, para todo o mundo.
Não podemos permitir, como cidadãos do mundo que esse crime seja efetivado,
é preciso tomar uma atitude!
FIRMA
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