Economia

Una coop sociale per il Cpt delle polemiche

Connecting People, consorzio siciliano con una lunga esperienza nel settore, si aggiudica la gestione per tre anni.

di Stefano Arduini

Toccherà a una cooperativa sociale gestire nei prossimi tre anni il Cpt di Gradisca d?Isonzo, in provincia di Gorizia. Un centro di permanenza che fin dalla sua inaugurazione (marzo 2006) non ha avuto vita facile. Caldissimo in particolare l?ottobre di due anni fa quando in appena dieci giorni (fra il 15 e il 25 del mese) si registrarono due tentativi di fuga e una rivolta sedata con i lacrimogeni dai circa 60 agenti presenti nell?ex caserma di via Udine. L?associazionismo locale, in particolare il fronte di Legacoopsociali regionale e quello barricadero dei Disobbedienti di Luca Casarini, non ha mai smesso di contestare la gestione del Cpt da parte di una cooperativa di servizi, la Minerva, aderente fra l?altro proprio a Legacoop. Dal primo marzo – la data però non è ancora ufficiale – la Minerva passerà dunque il testimone a Connecting People, consorzio di scopo siciliano a cui aderiscono circa 80 cooperative sociali distribuite in tutta Italia (Trapani, Catania, Siracusa, Torino, Pisa e Cagliari) e a cui partecipa in qualità di socio finanziatore anche Cgm-Welfare Italia. Connecting People ha infatti vinto il recente bando promosso dalla Prefettura di Gorizia, che ha ritenuto la sua proposta preferibile a quelle della stessa Minerva e della Croce Verde locale.

De Mistura dixit
L?avvicendamento non ha però spento le polemiche. Le perplessità più profonde le ha espresse ancorda una volta il presidente di Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia, Gian Luigi Bettoli. Secondo il quale, malgrado a Catanzaro una cooperativa del suo stesso network gestisca un centro analogo a quello di Gradisca, «non è compito della cooperazione sociale prendersi in carico strutture detentive, soprattutto in un territorio che ha vissuto sulla sua pelle la rivoluzione basagliana». Venendo al dettaglio Bettoli non si spiega come «Connecting People abbia presentato un?offerta di 42 euro pro capite al giorno, mentre fino ad ora la Prefettura pagava Minerva 75 euro: delle due, l?una. O Connecting People non sarà in grado di assicurare gli standard minimi, o prima si sono gettati al vento un sacco di soldi». Da Trapani non si fa attendere la replica del numero uno del consorzio aggiudicatario, Beppe Scozzari: «Noi costiamo meno proprio perché siamo una coop sociale e quindi non puntiamo al profitto». Connecting People non è un marchio sconosciuto. Nato nel 2000, da anni ha preso in carico il centro di accoglienza e quello di identificazione di Trapani. Nel novembre 2006 Staffan De Mistura, a capo della commissione ministeriale di ispezione sui centri per immigrati, dopo la visita al Serraino-Vulpitta diede questo giudizio sul Cpt trapanese: «Si tratta di una struttura piuttosto antiquata (del resto è stato il primo in Italia istituito con la Turco-Napolitano del 98, ndr), ma nonostante tutto è molto funzionale. Abbiamo riscontrato un?operatività complessiva che onestamente non ci aspettavamo».

Figure cuscinetto
Del resto proprio il modello Connecting People (raccontato nel loro bilancio sociale) ispirò la nuova legislazione sui Cpt che dal 2002 introdusse figure cuscinetto come gli psicologi, gli interpreti, il servizio medico, l?assistenza legale e i centri di ascolto. «A Trapani, solo per fare un esempio», aggiunge Scozzari, «è sempre possibile telefonare e ricevere chiamate a un telefono fisso a disposizione dei 57 ospiti». In questo caso però il rimborso spese è leggermente più alto rispetto a Gradisca: 48 euro contro 42. «In un centro con una capacità di 250 persone si possono fare economie di scala più convenienti», spiega l?ex commercialista siciliano, che ha incominciato ad occuparsi di stranieri da volontario in una mensa per immigrati della sua città e oggi guida un consorzio di circa 280 addetti con un fatturato aggregato di 5 milioni di euro, che con ogni probabilità nel 2008 crescerà ancora. Oltre a Gradisca, infatti, Connecting People, da metà marzo si occuperà anche del nuovo centro di prima accoglienza di Cagliari. In Friuli intanto si stanno già trasferendo i dirigenti trapanesi che si occuperanno della formazione dei 60 addetti a cui sarà affidato il Cpt. «Si fermeranno due mesi perché gli addetti di Gradisca siano preparati ad applicare il nostro modello, certificato Iso9000, senza inciampi». Ma non solo. «C?è il pericolo di muoverci in un territorio che conosciamo solo relativamente, per questo abbiamo già attivato il dialogo per avviare collaborazioni con il volontariato, l?associazionismo e la Caritas locale».

Connecting People
via Serraino Vulpitta, 48
Trapani – tel. 0923.542417


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA