Non profit

Una coop giovane nel Sud in ripresa

Tanti, diversi e soprattutto importanti i progetti realizzati dalla Cooperativa San Riccardo Pampuri.

di Redazione

Tanti, diversi e soprattutto importanti i progetti realizzati dalla Cooperativa San Riccardo Pampuri, considerata oltre che un vero punto di riferimento per l’intera zona, anche un positivo esempio di imprenditoria nel Sud. La struttura, nata a Foggia solo lo scorso anno, grazie a nove soci fondatori (all’epoca neo laureati, come molti in cerca del primo lavoro), oggi vanta una cinquantina di dipendenti e quindici soci-volontari. È dedicata al giovane medico Pampuri, originario di Trivolzio, vicino a Pavia, che visse ai primi del secolo, consacrato all’ordine dei Fatebenefratelli col nome di fra Riccardo, che venne beatificato proprio nel periodo in cui la cooperativa fu fondata. Oggi la struttura, composta per la maggioranza da giovani sotto i 35 anni, opera in vari settori. Oltre a occuparsi di assistenza domiciliare integrata a persone anziane per le Asl di diversi comuni (con 43 unità), fa anche assistenza domiciliare a portatori di handicap (con 4 unità e due volontari), aiuta minori in difficoltà anche ricoverati presso case famiglia e assiste ammalati di leucemia negli Ospedali Riuniti di Foggia, in convenzione con l’Associazione italiana contro le leucemie. È anche impegnata nel servizio di pronto soccorso estivo nelle isole Tremiti, Vieste e Marina di Lesina, con 6 unità e accompagna i minori nei luoghi di vacanza estivi (per l’Arca e l’Enel di Bari), senza dimenticare il progetto biennale di ricerca sul non profit, finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca scientifica. Insomma un mondo di idee e di attività caratterizzano l’impegno della Cooperativa San Riccardo Pampuri, che è nata anche grazie alla collaborazione con la Federazione della Compagnia delle Opere non profit. Importante anche la collaborazione attiva con molti comuni della Provincia, attuali validi interlocutori per tutto ciò che riguarda, in particolare, i problemi legati al mondo dei giovani, con la realizzazione di progetti mirati dedicati ai minori a rischio. Da sottolineare un impegno preventivo di alto spessore, sempre rivolto ai minori, che usufruisce dei finanziamenti per il Mezzogiorno: dallo scorso maggio la cooperativa che ha ottenuto il finanziamento del Dipartimento per gli Affari sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e ha avviato il progetto “La Bussola”, dedicato ai minori a rischio della città di San Severo. Tra le attività organizzate per rendere operativo il progetto, attuato con la collaborazione di animatori e docenti, spiccano l’animazione teatrale e varie realizzazioni artistiche, oltre a corsi di recupero scolastico. Tra le altre attività da segnalare: la cooperativa opera con interventi che partono dal territorio e coinvolgono in ogni decisione le persone che si impegnano, progettano e realizzano l’attività. Crea quindi lavoro e costruisce anche importanti relazioni sociali. Un discorso a parte meritano alcuni progetti, come quello in fase di attuazione per quanto concerne i finanziamenti, ma già definito nella sostanza in convenzione col Comune di Foggia, relativo alla Legge 285/97 sull’infanzia e l’adolescenza con un “Percorso educativo all’affido” e un “Sostegno alla genitorialità”. E ancora, il progetto “Peter Pan”, che coinvolge le città di Adria e Bari con iniziative educative mirate ai minori che vivono sulle strade, realizzato insieme alle Cooperative “Società e Salute” e “Solidarietà”. La cooperativa è impegnata infine anche nello sportello “Informadonne”, riconosciuto dall’imprenditorialità giovanile, e nel Banco alimentare con la distribuzione gratuita agli assistiti di prodotti alimentari. Rosanna Schirer Dal turismo al disagio sociale La Cooperativa San Riccardo Pampuri dedica particolare attenzione ai progetti relativi alla formazione professionale, come quella continua a favore dei propri dipendenti. Si chiama “Sviluppo delle capacità manageriali” (184 ore di formazione totale per ogni lavoratore coinvolto, finanziato in base alla legge 236/93), comprende una formazione specifica che grazie a finanziamenti regionali, permetterà a parte del personale della cooperativa, secondo singole attitudini, di frequentare anche un corso di inglese e uno di informatica per migliorare la specializzazione. E il corso di formazione professionale per “Operatore dei servizi sanitari e tutelari agli anziani” (realizzato in collaborazione con il Cnipa Puglia per ciò che riguarda il tutoraggio e la selezione del personale docente). Non bisogna dimenticare inoltre i progetti ancora nella fase di valutazione: si tratta del corso professionale per esperti della gestione di cooperative di turismo sociale, riservato a 15 donne diplomate disoccupate, dai 25 ai 35 anni; e di quello per il rilascio di qualifiche di operatore tecnico assistenziale e sperimentazione della nuova figura professionale di operatore socio sanitario, mirato alla formazione di 18 giovani donne escluse dal mondo del lavoro a causa di problemi derivanti da situazioni di disagio sociale. Ma allo studio ci sono altri progetti per conto di Comuni del Sud.


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