Formazione
Una Casa gioiosa, per bimbi e genitori
Nel 1938 un intellettuale laico e moglie sognano...
di Redazione
L a prima campanella della scuola ?Nuova educazione?, o ?Gioiosa?, come viene affettuosamente chiamata da tutti i suoi studenti, suona un settembre di 23 anni fa. Ma i principi e i valori educativi che hanno portato alla sua fondazione risalgono al 1938, quando il professor Tullio Castellani e la moglie Vera fondano il “Centro Coscienza”. Luogo in cui un gruppo di intellettuali laici milanesi ispirandosi ai cambiamenti artistici e culturali di inizio secolo, comincia ad interrogarsi su un nuovo principio educativo: eliminare la scissione fra cultura e vita affinché ciò che si apprende a scuola non rimanga pura nozione ma divenga strumento e stimolo in base a cui costruire la propria personalità e partecipazione alla società. Principio che un gruppo di genitori inizia a sperimentare sulla propria vita e su quella dei propri figli, fino alla creazione della ?Comunità autonoma di Nuova Educazione?, un associazione apolitica e aconfessionale. Lucia Pedone, uno dei genitori trasformatisi in insegnante ed oggi preside della scuola, spiega così l’esperienza di Casa Giosiosa: « i bambini, oltre all?aritmetica e alla geometria, imparano a considerare la musica , l?arte, la poesia e il teatro come chiavi di lettura del mondo in cui vivono». Una scuola che, oggi come allora, è gestita da genitori e insegnati chiamati a mettersi in gioco. Alla ?Gioiosa? sono infatti convinti che gli studenti devono prendere coscienza della loro identità e del ruolo che possono avere nella società.
Particolare è l?attenzione riservata ai ragazzi con difficoltà di apprendimento o portatori di handicap, i cui problemi vengono sempre risolti nel gruppo e da ?insegnanti di sostegno? che hanno la loro stessa età, cioé i loro stessi compagni che condividono il tempo della scuola e quello extrascuola. «A differenza di altre scuole», dice Lucia Pedone, «noi non partiamo da ciò che un bambino non sa ma cerchiamo di svilupparne i punti di forza. È inutile voler trasformare una betulla in un pino, noi cerchiamo di rafforzare la betulla e di farla divenire fiera della sua unicità».Insomma, una scuola gestita da genitori che, oltre all?ottemperanza dei programmi ministeriali, si preoccupano del mondo in cui i loro figli diventano uomini.
Carta d’identità
Anno di nascita 1975
Telefono 02/6598756
Tipologia cooperativa di genitori
e insegnanti
Alunni 50 iscritti per il ?98/99
Diffusione Milano
Cicli Materna,elementare e media
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