Famiglia

Una casa ai bambini disabili dell’India

Assegnato durante il festival internazionale del Teatro per ragazzi che apre il 14 luglio con il Forum “La città accogliente”

di Giulio Leben

E? l?associazione Cotronix di Roma la vincitrice per l?edizione 2005 del Premio Città di Porto Sant?Elpidio ?Infanzia e solidarietà globale? con il progetto ?Costruiamo la nuova casa dell’amore”. “Il progetto prevede la realizzazione in India di una struttura che possa accogliere 50 bambini disabili che, per la loro situazione particolare e per il luogo in cui vivono, avrebbero serie difficoltà di sopravvivenza”, recita la motivazione della specialissima giuria che si è riunita nei giorni scorsi. I 5.000 euro vinti serviranno per ampliare e rendere accogliente la casa famiglia che attualmente ospita i bambini disabili a Prema Vasam: i soldi saranno impiegati per assicurare elettricità alla struttura, comprare l?arredamento di dormitori e sale studio, per la sistemazione del giardino esterno e la copertura della terrazza che diventerà uno spazio polifunzionale. Il progetto, semplice ed essenziale ha parlato al cuore dei bambini raccontando loro la storia di Rani, una piccola disabile che la madre ha accudito senza l?aiuto di nessuno, fino a quando colta dalla disperazione, si è uccisa bruciandosi. Rani si è salvata da quel rogo ed ora è una dei bambini ospitati nella casa. I progetti in concorso rappresentano un viaggio nelle regioni del mondo dove più forte è il bisogno di sostegno e aiuto non solo economico: Africa, India, Romania?..sono solo alcuni degli stati interessati, ognuno toccato da un disagio diverso, ma tutti uniti da un unico filo rosso: la capacità di ascolto e accoglienza delle associazioni italiane e locali. La premiazione avverrà il giorno 15 luglio alle ore 21 in occasione dello spettacolo inaugurale del Festival internazionale di teatro per ragazzi, ?L?Albero Azzurro? , presso il Palazzetto dello sport di Porto Sant?Elpidio. Saranno presenti i referenti del progetto a cui sarà donato dai bambini della giuria un ?assegnone? simbolico. L?accoglienza è anche il tema di fondo del forum che apre il 14 luglio alle 17,45 a Villa Baruchello, il festival internazionale di teatro per ragazzi. ?La città accogliente? – questo il tema ed il titolo del convegno – vuole esser un?occasione di approfondimento e soprattutto di confronto con genitori, operatori, amministratori, mondo dell?associazionismo intorno a valori condivisi: rispetto dell?individuo, difesa della diversità in ogni sua forma, sostegno alla marginalità. In questo senso sembra importante mettere insieme interventi che analizzano il tema da più punti di vista: quello della famiglia, che si fanno carico in larga parte del lavoro di cura, quello delle istituzioni, che devono progettare e realizzare strutture di servizio alla persona in relazione ai bisogni espressi, quello delle associazioni che contribuiscono con la loro azione di volontariato alla realizzazione di questi progetti. Importante la presenza di Luisanna Del Conte, Presidente del tribunale per i minorenni di Ancona; nel suo intervento le difficoltà, i sogni e le prospettive delle famiglie che intendano accogliere dei bambini – sia attraverso l?affido che l?adozione -, in particolare quando si tratta di minori stranieri. A parlare della fatica di essere educatori nell?età dell?adolescenza e di quanto le nuove generazioni possano sembrare aliene agli occhi degli adulti, Maria Rita Mancaniello, docente dell?Università di Firenze, da vari anni impegnata nello studio dell’adolescenza, con particolare riferimento a disagio e marginalità. E’ autrice di vari volumi, tra cui ?L’adolescenza come catastrofe?, in cui ha elaborato la teoria secondo cui l?adolescenza costituisce quasi una seconda nascita e rappresenta quindi un momento molto significativo per le opportunità di educazione e formazione dell’individuo. Ha alle spalle una lunga storia di accoglienza della culture ?altre?, Padre Francesco De Luccia responsabile del Centro Astalli di Roma, sede italiana del Jesuit Refugee Service. A lui il compito di affrontare il tema dell?accoglienza della diversità culturale ed etnica a partire dai banchi di scuola. In conclusione l?intervento di Andrea Pancaldi del Centro risorse handicap del Comune di Bologna sulla difficoltà di ?accogliere? la nascita di un bambino diverso. Il centro ha recentemente messo on line sul proprio sito un?area informativa proprio sul tema della “prima comunicazione”. Conclude la serata la proiezione di ?Io mi chiamo Tommaso? di Filippo Soldi (Comitato Telethon Fondazione Onlus), vincitore per la sezione cortometraggi del Premio ?L?Anello Debole?, istituito quest?anno dalla Comunità di Capodarco di Fermo, da assegnare ai migliori esempi di trasmissioni radiofoniche, televisive, opere cinematografiche brevi che abbiano narrato fatti e vicende della popolazione italiana e straniera definibile ?fragile?, perché ?periferica? o ?marginalizzata. Conduce la tavola rotonda il giornalista Giovanni Anversa, autore e conduttore televisivo, che da oltre dieci anni opera nel servizio pubblico radiotelevisivo firmando programmi dedicati al sociale. Attualmente conduce su Rai Tre ?Racconti di vita?.


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