Non profit
Una casa a misura di mio figlio
In Veneto é stata da poco approvata una legge regionale urbanistica a favore delle famiglia con soggetti diversamente abili.
Sono una lettrice di Padova e mamma di un ragazzo disabile motorio. Ho sentito parlare di un?innovativa legge che mi permetterebbe di fare alcune ristrutturazioni per rendere mio figlio, che oggi ha 15 anni, più autonomo nei suoi spostamenti con la carrozzina. Ha un?età nella quale non sempre si vuole dipendere dalla mamma per entrare o uscire di casa. Dove posso trovare informazioni? Ci sono associazioni in grado di aiutarmi nelle pratiche burocratiche all?Ufficio tecnico del Comune? Ci sono delle agevolazioni economiche?
Rossella O. (email)
In Veneto, nei primi mesi del 2003 è stata approvata una legge regionale urbanistica che va a favore delle famiglie con disabili gravi. Una normativa che è nata dalla collaborazione tra il volontariato dell?Aias onlus, sezione Miranese, e le forze politiche locali. Proprio nell?Anno europeo delle persone con disabilità la Regione Veneto ha, tra le prime in Italia, dato una risposta e un aiuto alle famiglie che hanno al loro interno familiari disabili gravi che necessitano di maggiori spazi domestici per poter vivere.
La norma, approvata dal consiglio regionale (legge regionale n. 7 del 4 aprile 2003), prevede la possibilità di concedere delle deroghe alle volumetrie previste agli indici di zona degli strumenti urbanistici generali, proprio per quei nuclei familiari al cui interno vive un disabile grave. Con tale legge regionale una famiglia può realizzare nelle propria abitazione una limitata volumetria aggiuntiva (pari a 120 mc) allo scopo di dotare la residenza di spazi a uso esclusivo per i propri familiari disabili, anche se la normativa urbanistica ora vigente non lo permetterebbe. Tutto ciò nel rispetto delle normative vigenti in materia di Beni ambientali e culturali, alle distanze dalle strade, dai confini e tra pareti di edifici, o di vincoli igienico sanitari eventualmente presenti.
Per la realizzazione delle predette volumetrie in deroga, la norma regionale prevede che la domanda di concessione sia corredata di un?apposita scheda progettuale e la stipula di una convenzione o atto unilaterale d?obbligo con precisi vincoli edificatori e previo possesso di alcuni requisiti specifici (certificazione Ulss attestante l?handicap grave) allo scopo di ammettere l?utilizzo esclusivo della legge da parte delle famiglie con all?interno disabili gravi.
In pratica, come recita l?articolo 2 della norma in oggetto la domanda per il rilascio della concessione edilizia deve essere corredata da: una certificazione medica rilasciata dall?Ulss che attesti la situazione di handicap grave (ai sensi del c. 3 dell?art. 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104 – la legge quadro per l?assistenza, l?integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), con l?indicazione delle condizioni necessarie a garantire il completo soddisfacimento delle esigenze abitative delle persone disabili. Serve poi una dettagliata relazione, firmata da un progettista abilitato, accompagnata dalla rappresentazione grafica dello stato di fatto che attesti l?impossibilità tecnica di reperire spazi adeguati nell?ambito dell?edificio di residenza e, infine, il progetto del nuovo volume che evidenzi le soluzioni tecniche adottate per il conseguimento delle speciali finalità dell?intervento nel rispetto della normativa vigente.
Una volta ottenuta la concessione edilizia, è istituito un vincolo di durata triennale di non variazione della destinazione d?uso, di non alienazione e di non locazione a soggetti non portatori di handicap che va trascritta alla conservatoria dei registri immobiliari.
Nel commentare questa normativa la sezione di Mirano dell?Aias ha sottolineato come essa sia “un esempio di collaborazione costruttiva tra volontariato e forze politiche che potrà dare beneficio alle famiglie che, per la presenza al loro interno di un familiare disabile grave, lottano quotidianamente per sopravvivere con dignità e abnegazione, in spazi domestici spesso troppo limitati o con barriere architettoniche invalicabili”.
il punto
La legge regionale del Veneto n. 7 del 4 aprile 2003 stabilisce la possibilità di derogare, in favore dei disabili gravi, alle volumetrie previste dagli indici di zona degli strumenti urbanistici generali. Si può in pratica ampliare la volumetria, nella misura massima di 120 mc, negli edifici esistenti. Fatte salve le tutele ambientali.
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