Economia

Una carta per tutelarli sul lavoro

Lo chiedono alle imprese Un Global Compact, Unicef e Save the Children

di Redazione

E’ necessario definire standard globali in relazione ai diritti dei bambini nel mondo del lavoro. La richiesta arriva da “Un Global Compact”, Unicef e Save the Children, ed e’ rivolta alle aziende private. Il progetto, lanciato a giugno del 2010 è ora al via. La cooperazione sara’ ‘virtuale’ attraverso un processo di consultazione online. L’obiettivo e’ la formulazione dei Children’s Rights and Business Principles (Crbp), che mirano a definire standard internazionali per aziende ‘a misura di bambino’.

I principi sui diritti dei fanciulli e sul lavoro saranno lanciati a novembre. L’iniziativa intercetta anche l’interesse delle imprese a superare la mentalita’ di ‘non nuocere’ e di contribuire, invece, a promuovere ambienti adatti ai bambini. “Mentre la cultura della sostenibilita’ aziendale si e’ notevolmente ampliata negli ultimi anni, una prospettiva orientata verso i diritti dei bambini e’ spesso assente dal dibattito sui diritti umani da parte del mondo degli affari”, ha dichiarato Christopher L. Avery, Direttore del Business & Human Rights Resource Centre, che ospita la consultazione.

Sostenendo i Children’s Rights and Business Principles le aziende possono scoprire nuove opportunita’ di business. Le pratiche ‘a misura di bambino’ possono portare a una migliore gestione aziendale, aumentando il valore del marchio, la soddisfazione degli impiegati e la fedelta’ dei consumatori. Lo scopo dei principi e’ ottenere il rispetto e la protezione dei diritti dei bambini nel mondo del business; creare condizioni di lavoro favorevoli che possano aiutare i genitori; garantire che i prodotti e i servizi ai quali i bambini possono essere esposti siano sicuri e siano commercializzati in modo etico; considerare l’impatto delle attivita’ imprenditoriali sull’ambiente circostante.

L’Un Global Compact e’ un’iniziativa che incoraggia il mondo del business ad adottare pratiche di responsabilita’ sociale. Tra i dieci principi che definiscono gli standard per queste pratiche, quattro sono dedicati all’ambito del lavoro.

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