Welfare
Una campagna di crowdfunding per il teatro in carcere
L'associazione Opera Liquida lo ha lanciato sulla piattaforma Eppela per sostenere il nuovo spettacolo “Disequilibri Circensi” che parla di distanza e migrazioni
Non sono tempi facili per chi promuove la cultura e il teatro in questo Paese, ma l’impresa diventa titanica se si decide di farlo nell’ambito della rieducazione carceraria, sostenendo detenuti ed ex detenuti attraverso la recitazione.
Opera Liquida è un’Associazione che lavora all’interno della Casa di Reclusione Milano Opera dal 2008, producendo spettacoli originali, a partire dai testi degli attori reclusi, grazie al laboratorio drammaturgico che si affianca a quello di formazione dell’attore, con sei ore alla settimana suddivise in due mattinate.
Da ormai molti anni il teatro all’interno delle carceri viene utilizzato come attività trattamentale. Il corpo del detenuto è un corpo negato. Il laboratorio di formazione dell’attore, attraverso la sua parte di training che riguarda l’utilizzo della voce, del corpo, riattiva in questo senso la consapevolezza migliorando i livelli di autostima, ed aiutando la persona nella comunicazione interpersonale efficiente (utilizzo di sguardo, di corretta postura, mantenimento di un atteggiamento tranquillo e positivo che permetta l’espressione completa dei concetti che si vogliono esporre).
Il carcere ha inoltre, tra i suoi vari “effetti collaterali”, la deresponsabilizzazione della persona, intesa come la perdita di capacità decisionale e della presa in carico di responsabilità finalizzata al raggiungimento di obiettivi o al riconoscimento delle mancanze. In questo senso il trattamento praticato assume un’importanza fondamentale.
Dal 2014 Opera Liquida organizza Festival di teatro e teatro carcere, da luglio a novembre. Alla vigilia della settima edizione della Rassegna “Prova a sollevarti dal suolo”, l’Associazione ha voluto far partire un’operazione di crowdfunding sulla piattaforma Eppela per salvare un’iniziativa che rischia di non andare in scena per la mancanza dei fondi necessari.
La produzione del nuovo spettacolo Disequilibri Circensi verte sul tema della distanza e della migrazione, detenuti ed ex detenuti sono al lavoro per rispettare un cartellone che li vedrebbe protagonisti della nostra evasione.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.