Volontariato

Una buona rotta per i vostri risparmi

Davanti al crollo della Borsa i piccoli investitori si sono trovati senza protezione. E dalla finanza sostenibile arriva una lezione di trasparenza

di Francesco Maggio

Una mappa dettagliata dei fondi etici ad oggi attivi (o in procinto di esserlo) in Italia. Venti schede tecniche, un glossario ed anche una classifica di quelli che a nostro avviso sono i migliori sulla piazza. è quanto trovate nelle prime pagine di questo numero di Ef. Perché tale scelta? Perché, invece di soffermarci su un singolo fondo abbiamo deciso di presentarveli tutti in un una volta, seppur (ovviamente) sotto forma di carte d’identità e di guida? L?eccezione è presto spiegata. Guardiamo a cosa sta succedendo ai mercati finanziari. Secondo stime ancora approssimative (per difetto), con gli scivoloni delle ultime settimane gli indici di Piazza Affari sono tornati ai livelli del 1999 (-29,1% il Mib 30, -27,4% il Mibtel solo negli ultimi 12 mesi). Nello stesso arco di tempo il numero di fondi etici presenti nel nostro Paese è raddoppiato, passando da 10 a 20. Nell?ultimo anno buona parte delle dot.com sono state spazzate via dai listini. Nel contempo, l?Italia è diventata una delle frontiere più interessanti del Socially responsible investing. Durante lo scorso week end, mentre a Cernobbio i Grandi discutevano della fragilità del sistema finanziario internazionale, a Londra, per la prima volta, la finanza etica saliva in cattedra nel corso di un convegno sulla sostenibilità. Che significa tutto ciò? Innanzitutto, che si comincia a prendere atto che i fondi etici rendono; che lo scoppio della bolla speculativa di internet inevitabilmente comporta la ricerca di altri impieghi; che i fondi etici, rivelandosi efficaci strumenti di marketing, spingono molti gestori a crearne uno. Ma c?è una ragione che svetta su tutte le altre e che, evidentemente in tanti ancora non capiscono (o si rifiutano di capire): i mercati premiano sempre di più la trasparenza, e spesso anche la responsabilità sociale. Ha destato scalpore quest?estate la decisione della Deutsche Borse di estromettere dall?indice M-Dax (70 titoli a media capitalizzazione) la Porsche perché si era rifiutata di pubblicare i bilanci trimestrali. è recente la notizia che la banca d?affari inglese Hsbc ha «vivamente» consigliato ai suoi analisti di essere più chiari e meno ambigui nei loro (esosissimi) report. Andrew Crocket, direttore della Banca dei regolamenti internazionali sostiene che il problema è sempre più quello di «fornire un?adeguata informazione al mercato e regole contabili trasparenti». Ebbene, una delle peculiarità della finanza etica è proprio la trasparenza. Quando io investo in un fondo etico so che destinazione avranno i miei soldi, so a cosa serviranno. In un frangente allora così turbolento, in cui tanti risparmiatori sono alla ricerca di una rotta, cosa di meglio di una mappa? Della prima mappa dei fondi etici in Italia?


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