Sostenibilità
Una biodomenica da record
8 italiani su 10 interessati al mercato del biologico
di Redazione
Anche in tempi di crisi la voglia di biologico non accenna a diminuire. Anzi, a giudicare dalla quantità di persone che hanno affollato 50 piazze della Biodomenica 2008, la campagna promossa da Coldiretti, Associazione Italiana Agricoltura Biologica e Legambiente per portare la bontà dei cibi biologici nelle città italiane. A Roma, Firenze, Napoli, Piacenza, Catanzaro, Potenza, Palermo, Bari, Padova, Isernia, Cagliari, Genova, Torino e in tante altre città, migliaia di produttori biologici hanno incontrato i consumatori appassionati di alimentazione naturale, attirati dalla possibilità di comprare direttamente dai produttori ogni tipo di cibo biologico, dalla verdura fresca, al miele, alle confetture, al pane. Allo stesso tempo, i visitatori hanno potuto assistere e partecipare in molte piazze a eventi culturali, come spettacoli, laboratori, concerti e giochi per bambini. Quest’anno, il tema centrale della Biodomenica, giunta alla nona edizione, è la lotta ai cambiamenti climatici, di cui le attività umane rappresentano una delle principali cause, a cui l’agricoltura biologica può dare un contributo benefico.
“Siamo impegnati nell’apertura di decine di mercati degli agricoltori per dare anche la possibilità agli 8 italiani su 10 che lo desiderano, secondo un sondaggio Swg, di acquistare prodotti biologici al giusto prezzo – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini – nel sottolineare che con la leadership conquistata in Europa nella produzione biologica, l’agricoltura italiana può offrire ai consumatori l’opportunità in piu’ di una offerta locale che non deve percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti prima di raggiungere le tavole. Un valore aggiunto che – ha precisato Marini – occorre sostenere con l’introduzione al più presto del marchio del biologico italiano per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli in attuazione del nuovo regolamento comunitario”.
Secondo Andrea Ferrante, Presidente dell’Aiab: “Il Successo della Biodomenica conferma che i consumatori non rinunciano al bio, nonostante la difficile congiuntura economica che stiamo vivendo. Questo significa che il cibo biologico è ritenuto un bene essenziale da un numero sempre più crescente di consumatori italiani, allettati dal fatto che ormai la forbice di prezzo tra i prodotti convenzionali e quelli biologici si è notevolmente ridotta, soprattutto nel caso dell’acquisto tramite vendita diretta. Anche per questo – continua Ferrante – sarebbe un peccato che la fiducia conquistata nei consumatori italiani venisse indebolita da un mercato che permette la contaminazione accidentale da Ogm fino allo 0,9 per cento dei prodotti bio, come previsto dal regolamento europeo che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2009. per questo chiediamo ancora una volta al ministro dell’Agricoltura un impegno in questo senso, per rispettare la passione degli italiani per il biologico”
“Le piazze italiane insieme alle bellezze artistiche e architettoniche oggi hanno offerto ai cittadini anche i sapori e i colori della nostra migliore qualità agricola – ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni –. La partecipazione alla Biodomenica 2008 conferma quanto sia diffuso ormai l’interesse dei consumatori per i cibi prodotti con metodi meno impattanti, buoni per la salute delle persone e pure per gli equilibri naturali. L’agricoltura biologica infatti risulta altamente significativa nell’ottica della mitigazione del cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni di gas di serra, la promozione di tecniche agronomiche a basso impatto energetico e di minor consumo idrico, la gestione diversificata delle colture più strettamente legate alle caratteristiche del territorio di produzione”.
Per maggiori informazioni sul programma della Biodomenica, consultare il sito www.biodomenica.it
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.