Welfare
Una app per mappare la mafia
Si chiama MafiaMaps ed è il primo progetto di un’app che permetta ad ogni cittadino la ricerca e la visualizzazione di carte geografiche sul fenomeno mafioso in Italia sul proprio smartphone individuando tra le altre cose i clan presenti sul territorio, eventuali beni confiscati, le inchieste in corso, i reati accertati e i luoghi dove sono stati arrestati i più pericolosi latitanti
Si chiama MafiaMaps ed è il primo progetto di un’App che permetta ad ogni cittadino la ricerca e la visualizzazione di carte geografiche sul fenomeno mafioso in Italia direttamente dal proprio smartphone, ovunque esso si trovi. Uno strumento per individuare facilmente i clan presenti sul territorio, eventuali beni confiscati e inchieste in corso, i reati accertati e i luoghi dove sono stati arrestati i più pericolosi latitanti, ma non solo: coltivare la memoria attraverso la mappatura degli omicidi e delle stragi di mafia, oltre che delle famiglie mafiose non più operanti su un certo territorio. Un’App completamente integrata con WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie, dalla quale verranno tratte tutte le informazioni rilevanti su ogni luogo, in grado di contrastare, grazie al supporto delle mappe, l’inconsapevolezza su una delle più grandi piaghe sociali del pianeta.
«Quando è nata WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie nel 2012, uno dei principali progetti che avevamo annunciato erano le “Mappe delle principali attività mafiose in Italia“, in quanto eravamo convinti che non vi fosse solo l’esigenza di riorganizzare in maniera scientifica tutta la conoscenza accumulata in oltre 30 anni sul fenomeno mafioso, ma anche di dare a questa conoscenza una proiezione geografica che aiutasse il cittadino a comprendere effettivamente l’entità della minaccia mafiosa», spiega il fondatore Pierpaolo Farina. «Eravamo e siamo convinti che la mancata consapevolezza del cittadino comune (che permette alle organizzazioni mafiose di radicarsi e di inquinare sempre più territori al di fuori degli originari contesti di insediamento) sia anche figlia della mancata percezione anzitutto geografica del fenomeno nel proprio territorio».
«Questa mancata percezione, nonostante svariate e documentate inchieste giornalistiche che irrimediabilmente finiscono nel dimenticatoio, è la prima ragione del dominio mafioso in sempre più ampi settori della vita socio-economica in Italia (e non solo). Per questo abbiamo deciso di dare una propria autonomia alle “Mappe”, trasformandole nel progetto della prima App per smartphone e tablet che riunisca tutte le informazioni rilevanti sulla geografia del fenomeno mafioso dalla mera dislocazione geografica delle famiglie/clan/’ndrine individuate dalle inchieste della magistratura fino ai luoghi in cui sono stati uccisi quelli che le hanno contrastate e sono stati lasciati soli dallo Stato», sottolinea Farina.
Un progetto che si pone l’obiettivo anche di coltivare la memoria: di quello che è stato e di quello che è il fenomeno mafioso in Italia, ma anche di quello che è stato ed è il movimento antimafia che lo combatte.
«La mole di informazioni da processare e la necessità di un team che si occupi a tempo pieno del progetto fa sì che non possiamo affidarci alle esigue risorse, poco più di 150 euro, con cui in due anni siamo riusciti a far conquistare a WikiMafia non solo il titolo di “prima”, ma anche di “più grande” enciclopedia sul fenomeno mafioso», continua il fondatore, «per questo motivo abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding, perché pensiamo che questa nuova e innovativa pagina della storia del movimento antimafia debba essere scritta anche con voi che come noi condividete l’ideale di un mondo senza mafie. Perché questa volta c’è bisogno dell’aiuto di tutti affinché il sogno si concretizzi».
La raccolta fondi
La campagna di crowdfunding per raccogliere la cifra necessaria per far partire MafiaMaps partirà sabato 21 marzo 2015, nella Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, e terminerà sabato 23 maggio 2015, nel 23° anniversario della Strage di Capaci. La base logistica del Think Tank della campagna è a Milano e ne fanno parte giovani ricercatori e attivisti antimafia, non solo di WikiMafia. L’hashtag ufficiale dalla campagna sarà #mappiamolitutti. Il progetto è presente su Facebook, Twitter e Google+.
La mail per entrare in contatto con i promotori è mafiamaps@wikimafia.it
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.