Politica

Un voto pieno di ombre

Urne chiuse. La denuncia della società civile: «Livelli di corruzione impressionanti»

di Redazione

di Jedi Ramalapa (IPS)

JOHANNESBURG – Ritardi, schede elettorali insufficienti, nomi che spariscono dalle liste e osservatori bloccati all’ingresso dei seggi. Il Sudan sta ancora uscendo dal primo esperimento democratico dopo 24 anni di governo Bashir, ma la società civile Sudanese denuncia gli abusi e critica apertamente il processo elettorale (i seggi delel presidenziali si sono chiusi ieri). Osman Hummaida, direttore dell’African Centre for Justice and Peace Studies, un’organizzazione non profit che monitora i diritti umani in Sudan, spiega che non si possono definire elezioni libere e trasparenti e che è necessaria l’istituzione di una commissione indipendente per verificare i risultati.

Che significato ha il fatto che le elezioni siano andate avanti nonostante I problemi riscontrati?

 Questo prova chiaramente che la Commissione Nazionale Elettorale non è completamente indipendente dal National Congress Party, il partito di Bashir. Tutti i partiti politici, insieme alla società civile, hanno chiesto di posticipare le elezioni, ma non hanno voluto ascoltarci. Le irregolarità tecniche sono vaste e diffuse, il livello di corruzione è incredibile. Penso siano motivi sufficienti per dimostrare quanto fosse necessario rimandarle.

Quanto sono state diffuse queste irregolarità?

In tutto il paese. Solo per fare un esempio, in tutte le zone del Sudan i simboli dei partiti  sono stati cancellati,  confusi o scambiati. Per questo motivo molti dei candidati che erano ancora in corsa si sono ritirati.

La scelta di estendere il voto a cinque giorni non ha aiutato a rettificare gli errori?

Penso che ormai la situazione sia andata oltre. Non si tratta più di rettificare. Molte persone hanno votato per partiti e candidati usando i simboli sbagliati. Questo non si può più cambiare. Senza contare tutti i problemi tecnici legati alla registrazione e all’accesso al voto. Sono problemi molto seri e come tali devono essere considerati. Se non verrà istituita una commissione indipendente in grado di esaminare questi problemi, sarà la popolazione sudanese a perdere.

Con l’opposizione assente, per chi hanno votato secondo lei gli abitanti del Darfur?

L’affluenza è stata molto bassa. Nel Darfur occidentale sono state viste macchine senza targa trasportare le urne elettorali senza osservatori o ufficiali a bordo. Hanno risposto che si trattava semplicemente di un errore! Penso che questo dica tutto della situazione.
 
Quale pensa che sarà il risultato finale?

Penso che alla fine rimarranno confusione e frustrazione. Speriamo che non si creino violenze legate alle elezioni. Qualunque sia il risultato non penso che questo poterà niente di buono per il futuro del Sudan e per la soluzione del conflitto in Darfur.

 


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