Uildm

Un visore di Ai per vedere meglio dentro di sé

Il progetto prevede esperienze immersive con la realtà virtuale guidate da uno psicologo per lavorare sull'autoconsapevolezza, coinvolgerà 20 persone con distrofia muscolare e sma e si svolgerà a settembre nella casa vacanze di Platamona a Sassari

È in partenza, in Sardegna, un progetto dal titolo “Vivo il presente e affronto il futuro”, promosso dalla sezione Uildm di Sassari, dedicato al benessere psicologico delle persone con disabilità. Il laboratorio, che coinvolgerà 20 persone individuate tra i soci della Sezione e attraverso la rete di associazioni che si occupano di disabilità, con l’aiuto di una psicologica, prevede una serie di esperienze immersive con l’utilizzo di visori per la realtà virtuale.

L’iniziativa, svolta in collaborazione con la Uildm di Monza che ha già proposto il progetto ai suoi associati, ha ottenuto il finanziamento di Fondazione Roche, coinvolgerà 20 giovani uomini e donne con la distrofia muscolare di Duchenne  e l’atrofia muscolare spinale.

“Vivo il presente e affronto il futuro” è pensato per far vivere vere e proprie storie di trasformazione, esperienze metaforiche coinvolgenti e multisensoriali, amplificate dall’immersione in una realtà virtuale, che aiutano nella crescente presa di consapevolezza di pensieri, emozioni e comportamenti legati alla propria condizione.

Il progetto è strutturato in quattro laboratori di realtà virtuale per la gestione emotiva condotti da uno psicologo esperto, che si svolgeranno nel mese di settembre nella Casa Vacanze Uildm di Platamona (SS). Verranno utilizzati metodi innovativi di psicologia aumentata (Augmented Psychology) e benessere aumentato (Augmented Wellbeing).

Insieme alle attività con i visori, verrà avviato uno sportello di accompagnamento e supporto psicologico per i beneficiari del progetto e le loro famiglie. «“Vivo il presente e affronto il futuro” intende anche fare informazione sulla distrofia muscolare di Duchenne e sulla Sma attraverso la realizzazione di video che racconteranno cosa significa nascere, crescere e vivere con tali patologie, partendo dalle storie e dalle voci dei nostri protagonisti» dichiara Gigliola Serra, presidente di Uildm Sassari «Il racconto e la testimonianza sono una parte fondamentale di questo percorso perché permettono a chi ascolta – persone con malattie neuromuscolari e i familiari – di trovare elementi comuni alla loro esperienza e di sentirsi accompagnati. Voglio ringraziare la Sezione Uildm di Monza per il supporto e la condivisione delle loro competenze nella costruzione di questo progetto». Per partecipare contattare la sezione Uildm Sassari al numero 3358249431 o scrivere a uildmsassari@tiscali.it

Foto di Uildm


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