Sostenibilità

Un trampolino per lo sviluppo sostenibile

Primo bilancio del progetto "Missione di Comunità"

di Redazione

La strada è ancora lunga. La linea di partenza, questo è certo, appare tuttavia ormai lontana. “Missione di Comunità”, il progetto lanciato da Eni nel 2007 in Val Camastra in Basilicata con l’obiettivo di creare percorsi di sviluppo autonomo e sostenibile, tira le somme e traccia un primo bilancio delle iniziative promosse.
Tre anni dopo i primi passi, l’iniziativa realizzata dal cane a sei zampe in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) e con il consorzio Agenti di sviluppo del Territorio (Aaster) fondato da Aldo Bonomi, ha all’attivo non pochi risultati positivi. Il consolidamento, innanzitutto, delle relazioni con gli stakeholder, in particolare con i protagonisti delle filiere di sviluppo e della programmazione regionale, il Parco nazionale dell’Appennino Lucano, Confindustria Basilicata, le comunità locali. In secondo luogo, l’aver favorito la creazione di una cultura dello sviluppo a livello locale, attraverso l’avvio di iniziative condivise finalizzate a migliorare le capacità e le potenzialità del territorio attraverso la partecipazione di partner di eccellenza (attivazione delle cosiddette “reti lunghe”). Il rafforzamento, terzo obiettivo centrato, delle relazioni e del dialogo con l’Università della Basilicata e con gli enti preposti alla tutela, alla pianificazione e alla gestione del territorio. La territorializzazione e il consolidamento, infine, del Distretto meridionale Eni (Dime) e di Feem. Le azioni messe in campo grazie a “Missione di Comunità” spaziano dal sostegno alla filiera del turismo a quella del sociale, ai focus group, agli eventi, alla promozione del dibattito sul tema dell’indotto del settore petrolifero.
Nel settore del turismo, solo per citarne alcuni esempi, si può partire dal progetto realizzato con l’organizzazione Civita avviato nel 2009 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico-architettonico in 23 comuni delle valli Camastra e d’Agri e di realizzare appositi studi e focus group con gli stakeholder locali. Gli interventi a supporto dell’offerta ecoturistica, attraverso il ripristino di alcuni sentieri naturalistici tra i quali l’itinerario di montagna denominato “Tre Madonne”: quest’ultimo, in via di completamento, collegherà tra loro i santuari della Madonna del Monte Saraceno (nel territorio di Calvello), quello della Madonna del Forte di Abriola e quello del Santuario della Madonna di Viggiano, realizzando così attraverso l’itinerario di montagna, un collegamento tra Val Camastra e Val d’Agri. In quest’ambito, un successo è stato ottenuto con la realizzazione di un percorso didattico di sei chilometri comprensivo di due poli didattico-ricreativi dedicati ai temi dell’energia e del territorio, tra cui il centro “Energia e Territorio”, inaugurato a Cacciatizze nel novembre 2009 e finalizzato a sostenere e potenziare la domanda di turismo didattico nell’area. Infine nel 2009 il corso per promotori del territorio a cui hanno preso parte 24 giovani di Calvello, 5 di Abriola e 3 di Laurenzana.
Buoni i risultati anche degli interventi promossi a sostegno della filiera del sociale. Iniziative dirette cioè a favorire la coesione sociale e il welfare locale, attraverso le consultazioni nell’ambito delle attività relative al progetto “Missione di Comunità”. È il caso, ad esempio, del Bilancio Sociale dei Comuni di Calvello e Abriola, realizzato con il coordinamento scientifico di Feem e presentato in occasione del Forum nazionale di Calvello “Sviluppo e Comuni Polvere” a luglio 2008 e del primo Bilancio Sociale Territoriale condiviso tra i quattro Comuni della Val Camastra: Anzi, Laurenzana, Abriola e Calvello realizzato con il supporto di Feem.

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