Welfare

Un telecomando scopre gli ingredienti nascosti nel cibo

E’ più piccolo di uno smartphone, lo strumento in grado di identificare gli ingredienti nascosti di ogni alimento, rendendo la vita un po’ più semplice per chi soffre di allergie alimentari

di Ottavia Spaggiari

Un telecomando potrebbe rendere la vita molto più semplice a tutti coloro che soffrono di allergie alimentari. Si chiama TellSpec ed è uno spettometro in grado di rilevare le componenti esatte di qualsiasi cibo. Semplicissimo da utilizzare, questa specie di  telecomando tascabile, funziona grazie ad un laser che, puntato sul prodotto in questione, riesce a classificare i fotoni a seconda della lunghezza d’onda e a determinare i composti chimici contenuti nel prodotto. Le informazioni rilevate dal telecomando vengono poi inviate ad un app smartphone che le rende leggibili all’utente.   
Nato in Canada dall’idea della manager Isabel Hoffmann e del matematico Stephen Watson, TellSpec ha raccolto i fondi per il finanziamento dello sviluppo su Kickstarter, riuscendo a triplicare l’obiettivo (la richiesta di frundraising era di 100 mila dollari, sono riusciti a raccoglierne 380 mila). Le prevendite sono già attive sul sito web, ma il prodotto dovrebbe entrare a tutti gli effetti sul mercato da agosto 2014, con un prezzo iniziale tra i 350 e i 400 dollari. 
Riuscendo a scoprire tutti gli ingredienti nascosti, TellSpec si presenta come uno strumento potenzialmente molto utile per chi soffre di allergie alimentari, permettendo un’ analisi del cibo accurata e, secondo la creatrice, potrebbe addirittura aiutare ad individuare le intolleranze. “L’app permette infatti di annotare i sintomi quando si hanno delle reazioni particolari dopo aver mangiato qualcosa. Tenendo monitorati gli ingredienti dei prodotti che mangiamo, sarà più semplice individuare quelli a cui siamo più sensibili.” Racconta Isabel Hoffmann, “Tutti i dati raccolti dalla scannerizzazione del cibo con TellSpec, verranno registrati sul nostro cloud server e potranno essere utilizzati per  metterli in relazione con altre informazioni, come ad esempio i sintomi delle persone, così da migliorare la diagnosi, la prognosi e i trattamenti individuali. " 
 

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