Welfare
Un sondaggio nazionale per monitorare lo stress psicologico da pandemia
«Vi chiediamo di dedicare 15 minuti del vostro tempo per un gesto utile per voi e per tutta la popolazione», afferma Damiano Rizzi, psicologo clinico e presidente di Fondazione Soleterre. «Vogliamo capire come percepiscono il loro benessere psicologico le persone per provare a riflettere insieme su come prendersi cura di eventuali fragilità riscontrate. È una situazione nuova e che non possiamo sottovalutare. Se non interveniamo in maniera diffusa e continuativa rischiamo di non considerare sintomi che possono diventare cronici».
di Redazione
Quindici minuti di tempo, per “mappare” lo stato di benessere psicologico degli italiani, raccogliere dati sulle conseguenze della pandemia sulla salute mentale della popolazione, indagare la presenza e la gravità dei disturbi che le persone hanno nel loro quotidiano e orientare di conseguenza l’intervento di assistenza psicologica sul territorio. È questo l’obiettivo del sondaggio promosso da Soleterre, rivolto a tutti, in anonimato. Fondazione Soleterre, nota per il suo impegno al fianco dei bambini e degli adolescenti malati di tumore, fin dall’inizio dell’emergenza Covid si è impegnata per offrire supporto psicologico gratuito ai cittadini italiani, lanciando un programma di supporto psicologico gratuito a livello nazionale, con un numero unico per prenotare i colloqui. Un occhio di riguardo lo hanno avuto per gli adolescenti, per cui hanno messo a disposizione 5 sedute gratuite a ragazzo.
«Vi chiediamo di dedicare 15 minuti del vostro tempo per un gesto utile per voi e per tutta la popolazione», afferma Damiano Rizzi, psicologo clinico e presidente di Fondazione Soleterre. «Vogliamo capire come percepiscono il loro benessere psicologico le persone per provare a riflettere insieme su come prendersi cura di eventuali fragilità riscontrate. Quella in cui ci troviamo è una situazione nuova e che non possiamo sottovalutare. Se non interveniamo in maniera diffusa sul territorio e continuativa nel tempo rischiamo di non considerare sintomi che, se non controllati e affrontati ora, possono diventare cronici».
Il sondaggio, costruito sulla base del Modello Terapeutico che è stato elaborato dagli psicologi di Fondazione Soleterre durante l’intervento nella prima linea dei reparti Covid-19 presso Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, è volto a indagare nei pazienti la presenza più o meno grave di sintomi di disturbi da stress post-traumatico e di sintomi trasversali quali depressione, rabbia, ansia e sintomi somatici.
L’esperienza di supporto psicologico Covid-19 di Fondazione Soleterre è nata a marzo 2020 per rispondere al bisogno di sostegno emotivo di medici, infermieri e personale sanitario impegnato in prima linea nella gestione dell’emergenza e ha evidenziato nei beneficiari minori livelli di stress e disturbi psicologici. Oggi Fondazione Soleterre si pone come punto di riferimento nazionale per garantire percorsi di assistenza psicologica continuativa e di qualità a tutte e tutti coloro che ne hanno bisogno (in forma gratuita o a prezzi calmierati a seconda del reddito). Lo fa attraverso una Rete Nazionale per il Supporto Psicologico Covid-19 composta da circa 80 psicologi in 14 regioni italiane che in un anno di lavoro ha già offerto gratuitamente assistenza psicologica a oltre 2.800 persone tra pazienti Covid-19, operatori sanitari in ospedale, famiglie, minori, persone in difficoltà economica, sociale ed emotiva. La creazione di una Rete Nazionale per il Supporto Psicologico Covid-19 è possibile grazie alla collaborazione di partner di progetto importanti come Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia, Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica de La Sapienza Università di Roma, Ordine degli Psicologi della Lombardia, Università Cattolica di Milano.
L’Osservatorio Covid-19 di Fondazione Soleterre che nasce oggi e di cui il sondaggio è una prima azione, ha l’obiettivo di raccogliere dati sulle conseguenze della pandemia sulla salute mentale della popolazione, indagare la presenza e la gravità dei disturbi che le persone hanno nel loro quotidiano e orientare di conseguenza l’intervento di assistenza psicologica sul territorio.
Foto by Margherita Dametti
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