Un sms aiuta a dire “No alle spose bambine”

Fino al 12 aprile attivo il numero 45505 solidale della campagna di Ciai contro i matrimoni precoci in India. Educazione e conoscenza dei diritti gli strumenti per migliorare la condizione di 400 bambine dando loro un futuro diverso

di Antonietta Nembri

Ci sono ancora troppe bambine che vengono costrette a sposarsi. In India, nonostante la legge del 2006 che proibisce i matrimoni al di sotto dei 18 anni per le ragazze e dei 21 per i ragazzi, ancora oggi il 46% delle donne si sposa prima del compimento del 18esimo compleanno. Ed è proprio l’India il luogo in cui si concentrano un terzo di tutte le mogli bambine del pianeta.
Fino al 12 aprile c’è un modo semplice per dire no alle spose bambine: sostenere la campagna di Ciai che, attraverso il numero di sms solidale 45505, ha l’obiettivo di sostenere un progetto a favore di 400 bambine e adolescenti delle Isole Andamane.

Ciai da anni è impegnata in progetti di cooperazione in India e il progetto – che si avvale di partner locali – punta all’educazione come primo tassello per formare i bambini e le bambine e renderli consapevoli dei propri diritti. Accanto all’educazione scolastica non mancano i corsi di formazione professionale per adolescenti, ma anche l’apertura di Club dei giovani per informare sull’educazione sessuale, la salute, i matrimoni precoci e le loro implicazioni.
L’investimento che viene fatto sulle bambine e le adolescenti è fondamentale per interrompere il fenomeno, cosa che avverrà – avverto alla ong – in modo graduale perché si tratta di cambiamenti culturali che richiedono anni.

Con Ciai, sul terreno c’è Butterflies, un’associazione di New Delhi, che si occupa di protezione dell'infanzia e da tempo partner della ong italiana nei progetti di cooperazione internazionale in India e in particolare nelle isole Andamane dove il progetto si svilupperà coinvolgerà direttamente 390 ragazze, oltre ai genitori e parente e 180 rappresentanti di istituzioni locali.

Simbolo della campagna “No alle spose bambine” è un braccialetto di tulle, la stoffa che in Occidente è simbolo del velo da sposa, indossarlo è un segno di adesione all’iniziativa. Non è un caso, infatti che il claim della campagna sia “Nei suoi occhi un velo. Da Sposa. Salviamo 400 bambine indiane da un matrimonio precoce. La scuola le può aiutare” ed è una bambina indiana promessa sposa in tenera età quella ritratta nell’immagine della campagna di Ciai che simboleggia le tante bambine che già a 12 anni sono costrette a lasciare i giochi e la scuola per sposarsi.
Il numero 45505 è sostenuto dagli amici storici di Ciai: da Giole Dix a Maria Amelia Monti, da Marco Columbro, a Gianluca Guidi, Pamela Villoresi, Giampiero Ingrassia, Gianmarco Tognazzi e Marco Ardemagni.

Da oggi, 17 marzo, al 12 aprile, si può contribuire con un sms del valore di 2 euro al numero solidale 45505 da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce, Noverca. È di 2 euro anche il valore della donazione fatta attraverso una chiamata allo stesso numero 45505 da rete fissa con Teletu e TWT, di 2 o 5 euro con Telecom, Infostrada e Fastweb
 


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