Cultura

Un sito per il non profit 3.0

Un nuovo strumento al servizio della società civile italiana. Questo sarà il nostro nuovo portale. Grazie anche ai contributi di tutti i nostri lettori. Obiettivo: raccontare in presa diretta e giorno per giorno la galassia dell'economia civile made in italy e tutto quello che interessa alla nostra comunità

di Redazione

Si chiama citizen journalism o più italianamente giornalismo 3.0. In parole povere, è la semplice presa di coscienza che – per dirla con l'editore del Guardian Alan Rusbridger – «i giornalisti non sono gli unici esperti al mondo». Una banale considerazione che sta ribaltando come un calzino il paradigma del sistema informativo mondiale.
Il passaggio delle news da uno (il giornale, la tv, il sito) a molti (il loro pubblico), al modello "molti a molti" in cui sia i giornalisti che i lettori si trovano su entrambe le sponde del flusso informativo impone non solo una ridefinizione del ruolo del giornalista, ma anche dei contenitori dell'informazione. Il tutto per servire meglio la propria comunità di appartenenza. Il nuovo Vita.it, che troverete on line da oggi, nasce da questa consapevolezza e con questo auspicio: rendere un servizio efficace e diffuso al non profit. Un servizio che prima di tutto deve essere informativo. Senza la pretesa di far nascere e morire le informazioni sul nostro portale, ma al contrario nell'ottica che ogni news possa a sua volta generare altre informazioni che nutrano in modo costante la nostra galassia di riferimento. Migliorare la vita delle persone della comunità di cui facciamo parte con strumentazioni adeguate, ecco la mission di Vita.it.

Tutto  e solo  quel che serve
In Italia 28 milioni di persone sono utenti web. La metà di loro va online almeno una volta al giorno. Il 49% dei 18/29enni si informa attraverso i siti internet, il 61% attraverso Facebook, Twitter ha tassi di crescita impressionanti. Dall'altra parte c'è quasi mezzo milione di realtà non profit (sono 467.729 le onp a cui l'Istat ha spedito il questionario per il censimento in corso), che ogni giorno tessono la rete della coesione sociale. Due mondi quello della rete e quello delle reti sociali che pur assomigliandosi geneticamente faticano ancora ad incontrarsi. Vita.it si trasforma, potremmo dire rinasce, proprio per mettere le potenzialità del web al servizio del non profit. Come?
Aumentando il filtro della selezione delle notizie. I giornalisti di Vita.it prima di pubblicare on line, dovranno chiedersi se e quanto quella notizia è utile alla nostra comunità. Utile non solo a livello contenutistico, ben inteso, ma anche fruibile a un lettore spesso impegnato a fare altro. Per questo tutti ci atterremo a un codice di impaginazione che consentirà una lettura veloce, ma anche la possibilità di approfondimenti attraverso link esterni e rimandi interni testuali, video e audio. Se un lettore legge un pezzo relativo a una nuova modalità di fundraising, sarà in grado con un click di accedere a tutti i contenuti pubblicati su quell'argomento. Una sorta di archivio in tempo reale alla portate di tutti.
Il tempo dei nostri lettori (molto più di quello di chi opera in altri settori) è importante, tanto che attraverso i canali Facebook e Twitter (già oggi oltre 15mila follower) o le newsletter tematiche saremo noi a recapitare le notizie a chi è interessato a un determinato argomento. Ma siccome spesso – e nel non profit più che altrove – i lettori sono loro stessi fonte di informazione, ogni pubblicazione sarà aperta a commenti e interazioni con il giornalista che l'ha editata, in modo che possa essere corretta o aggiornata in modo istantaneo. Vogliamo che Vita.it sia il portale della comunità a cui apparteniamo.

Una rete per fare rete
Una squadra di una ventina di blogger, tutti rigorosamente social e a briglie sciolte, ci aiuterà ad aprire finestre e a proporre chiavi interpretative inedite, che consentano di fare comunità e massa critica. Perché Vita.it non vuole fare testimonianza, ma proporsi come l'anima battagliera del sistema Vita. Dal 5 per mille al servizio civile, passando per la defiscalizzazione delle donazioni, saranno tanti i temi su cui saremo chiamati ad alzare le voce nel dibattito pubblico e politico. Da questo punto di vista, l'azione dello "storico" settimanale diventa impegno quotidiano.
In questo nuovo quadro massima attenzione continueremo a dedicare alle associazioni del comitato editoriale e alle aziende che vorranno accompagnarci lungo questa strada. Se rete deve essere, occorre che il non profit stringa legami con il resto della società, a partire da quella produttiva. Vita.it in coro con il mensile e gli altri strumenti informativi del Gruppo è uno spazio digitale nel quale questi contatti possono generare sempre più comunità. Con un'attenzione nuova alle piccole e medie organizzazioni con un nuovo prodotto, Vitanetwork che offre più competenze, più visibilità e più vantaggi,
Infine, il capitolo degli Esperti: una sezione su cui molto abbiamo puntato negli ultimi mesi del settimanale e che amplieremo sul mensile, che avrà una ricaduta importante anche sul sito. Con uno spazio che metterà in contatto diretto l'esperto e la comunità di Vita.it.

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