Politica

“Un silenzio particolare” il film di Stefano Rulli

Film importante, difficile, necessario.

di Daniele Segre

VENEZIA (Lido)

“Un silenzio particolare” il film di Stefano Rulli presentato ieri sera alla Sala Perla del Lido di Venezia è un film importante, difficile, necessario.
Colpisce per il coraggio con cui Clara Sereni, Stefano Rulli e Matteo, il loro unico figlio di 25 anni con problemi mentali dalla nascita, mettono in scena la diversità della loro famiglia.
Il film ambientato nei casali di campagna, un agriturismo sul Monte Peglia creato dalla Fondazione “La città del sole”, da loro fondata nel 1998, dove tutte le diversità e tutte le vite vengono ospitate e rispettate, accompagna lo spettatore in un viaggio d’intensità particolare.
La forma diaristica punteggia il racconto che è introdotto nei titoli di testa da un filmino superotto dove un bambino – lo sguardo vuoto a svelare problemi psichici – se ne sta inerte in braccio alla madre; a guardare quelle immagini di vacanze di vent’anni fa’ sono Clara, Stefano e Matteo oggi.

“…Caro Matteo, ti ricordi quando non riuscivi a dormire e tutto ti faceva paura?…”

Il pubblico si è fatto subito agganciare e ha seguito questi 75′ quasi in
apnea, con un’emozione fortissima, con paura, con preoccupazione e con grande tenerezza.
Alcuni passaggi del film, per la forza delle situazioni raccontate hanno messo a disagio la nostra rassicurante normalità e ci hanno fatto pensare, pensare, pensare molto.

“…Le immagini, quando sono buone immagini, hanno una forza che le parole non riescono ad avere. Una forza tanto più necessaria quando parole in altri anni scontate, scivolano di significato, o lo perdono del tutto…” (Clara Sereni)

Alla fine della proiezione c’è stato un grandissimo e prolungato applauso, Matteo si è alzato dalla sua poltrona, ha guardato il pubblico e lo ha applaudito.

Questo film è consigliato a tutti, nelle scuole, nelle case, nei cinema.
Per un vero cambiamento occorrono atti concreti, coraggiosi, rivoluzionari;
“Un silenzio particolare” è uno di questi: grazie Clara, grazie Stefano, grazie Matteo.

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