Formazione

Un salto nel buio per trasformare il mondo

Nonostante la perdita in termini di stipendio,Davide si sente a posto con se stesso lavorando per Avanzi piuttosto che per Monte dei Paschi

di Redazione

Questione di priorità. Meglio fare i soldi o capire qualcosa del mondo che ti circonda? Davide Zanoni, 27 anni ex bocconiano, qualche dubbio lo ha avuto. Poi ha scelto: non avrebbe passato un minuto di più davanti a quattro monitor e due tastiere sperando che l?economia argentina crollasse in modo che il suo fondo d?investimenti superasse il benchmark. «Perché all?ufficio gestioni della Monte dei Paschi conta solo fare i soldi», ricorda Davide, «e te lo sbattono in faccia, senza ipocrisie». «Già ai tempi dell?università mi interessavo ai Paesi in via di sviluppo», racconta. «Quando la Monte dei Paschi mi ha offerto di lavorare sui mercati emergenti e la possibilità di guadagnare, in breve tempo, oltre 2.500 euro al mese, ho fatto i salti di gioia». L?atterraggio è stato traumatico. Davide non è mai riuscito a integrarsi con i colleghi («troppo superficiali, nessuno che si chiedesse mai perché l?Argentina stesse affondando, tutte le discussioni vertevano su come guadagnare di più»), ma nemmeno con i capi («ogni giorno un cazziatone»). Dopo sei mesi la misura è colma. Davide decide di abbandonare tutto, senza paracadute. Arrivano tre mesi da disoccupato, durante i quali dice addio alla moto nuova e torna a circolare su una Honda four del 1975 dei tempi del liceo. Riecco il sorriso, però. Le cose migliorano ulteriormente quando una sua vecchia collega del servizio civile, svolto a Mani Tese, lo mette in contatto con un?agenzia di rating etico: Avanzi. Stanno cercando una persona per il centro di ricerca sullo sviluppo sostenibile. Detto, fatto. Oggi in busta paga gli arrivano poco più di mille euro al mese, la metà di quelli che avrebbe guadagnato alla Monte di Paschi dopo due anni di esperienza: «non me ne importa nulla», sbotta, «ora lavoro in un posto tranquillo, qui nessuno ti schernisce se hai il nodo della cravatta fuori posto e soprattutto dove la gente non butta nel cestino il suo tempo». Le nuove priorità di Davide non sono marchiate con il simbolo dell?euro. Prima di fare l?intervista, per esempio, stava studiando un sistema di prestiti agevolati per gli immigrati, «e intanto pensavo alla rinascita dell?Argentina».


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