Politica

Un Rutelli molto cooperativo

Confcoop. L’assemblea annuale in un nuovo clima e con i numeri in crescita / «Spazio all'autonomia» è la linea indicata dal vicepresidente del Consiglio

di Paolo Manzo

«Forte, autorevole e lungimirante». Così Francesco Rutelli ha definito la relazione del presidente di Confcooperative, Luigi Marino rivolgendosi alla platea d?imprenditori durante l?assemblea della Confederazione cooperative italiane che si è svolta martedì 27 giugno a Roma.
Parole che pesano, quelle del vicepresidente del Consiglio, soprattutto perché arrivano dopo gli ultimi cinque anni caratterizzati da una tensione crescente tra l?esecutivo a guida Berlusconi e il mondo delle cooperative, comprese quelle ?bianche? di matrice cattolica (e non solo le coop rosse, quindi).
Proprio sul recente passato Rutelli ha spiegato che «la campagna anti cooperative in Italia non è riuscita perché esiste nel nostro paese un legame tra coop e territorio che non può essere reciso. Quello è un capitolo chiuso», ha aggiunto, «e tanto più è fallita l?opera di delegittimazione, tanto più bisogna guardare al futuro». Poi, per essere ancora più chiaro sull?appeasement che il suo governo intende proporre, il leader della Margherita ha aggiunto che «il mondo delle coop è una forza del paese da cui il paese non può prescindere». «Non siete più una nicchia», ha proseguito Rutelli, «ma date un contributo decisivo all?economia italiana. E noi che stiamo al governo dobbiamo contribuire a fare in modo che venga ridotto il peso burocratico che grava su di voi. La stagione del collateralismo è finita e autonomia è la parola d?ordine che caratterizzerà i nostri rapporti futuri».
Il vicepresidente del Consiglio ha concluso assicurando che «gli impegni che prendemmo quando eravamo all?opposizione intendiamo mantenerli perché la nostra priorità è la crescita». E sul boom del settore si è incentrata la relazione di Marino, che ha enumerato dati da record: negli ultimi otto anni l?occupazione nelle grandi imprese cooperative è aumentata del 75%, nelle medie del 51,2%. Nello stesso periodo il fatturato delle grandi cooperative è aumentato del 77,6%, quello delle medie del 50,9%. Dal 1998 a oggi, infine, la capitalizzazione delle grandi e medie cooperative è aumentata del 127,6%, quella delle piccole e micro del 27,1%.

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