Non profit
Un rapper come presidente?
L'ex dei Fugees Wyclef Jean si presenta alle elezioni del 28 novembre
Il rapper Wyclef Jean si candida alla presidenza di Haiti. Ora è ufficiale: il cantante hip-hop ha depositato, presso l’ufficio del Consiglio elettorale a Port-au-Prince, la sua candidatura alle elezioni haitiane. L’ex membro dei Fugees era accompagnato dai suoi fans, che indossavano t-shirts bianche e rosse con la scritta «Fas a fas» («faccia a faccia» in lingua creola).
Sono state presentate già cinque candidature per le presidenziali del prossimo novembre ad Haiti, devastato il 12 gennaio scorso dal violento sisma che ha fatto oltre 250 mila morti e lasciato senza casa un milione e mezzo di persone. Wyclef Jean è arrivato all’ufficio elettorale in compagnia dei suoi consiglieri legali, di sua moglie e della figlia. «L’impegno di Wyclef per Haiti è senza limiti e sarà sempre il suo più grande supporter, a prescindere dalla possibilità che faccia parte del prossimo governo». ha annunciato la sua famiglia in un comunicato.
Wyclef Jean ha 40 anni, negli ultimi anni ha fondato la fondazione Yele Haiti. che ha raccolto milioni di dollari dopo il terremoto di gennaio. Il cantante è diventato ambasciatore a disposizione nei Caraibi per il presidente Rene Preval, al quale Jean ha dato il suo voto alle elezioni del 2006. Suo zio Raymond Alcide Joseph è già ambasciatore negli Stati Uniti dal 2005, e dal terremoto in poi è diventato uno dei portavoce di spicco della nazione, impegnandosi insieme al nipote nelle richieste di aiuti internazionali. Si dice che anche lo stesso Joseph potrebbe candidarsi alle elezioni di novembre.
«Non fosse stato per il terremoto, probabilmente avrei aspettato ancora dieci anni prima di farlo», ha detto Wyclef Jean intervistato nell’ultimo numero di Time. Nessuna contraddizione tra la sua carriera artistica e il suo futuro politico: «Se non posso servire il paese come presidente, allora tutto quello che ho cantato, penso ai diritti umani, non ha senso».
La situazione politica di Haiti è sempre stata molto instabile. La prima elezione democratica si svolse solo vent’anni fa e il presidente Jean-Bertrand Aristide venne comunque deposto con un colpo di stato militare, per essere poi riportato al potere con l’aiuto degli Stati Uniti. Dopo la successiva presidenza di Preval, al suo primo mandato, tornò al governo Aristide, che nel 2004 venne ancora una volta rovesciato da un gruppo di soldati ribelli e costretto alla fuga. Fu necessario un nuovo intervento degli Stati Uniti e alle elezioni del 2006 venne eletto per la seconda volta Preval. Il prossimo voto sarà il 28 novembre, per l’occasione Wyclef potrebbe rispolverare un suo vecchio successo: If I was president.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.