Welfare

Un ramadan da spiaggia

Quest'anno il mese sacro incomincia il primo agosto

di Redazione

Prende il via il primo agosto il mese di Ramadan, nono mese del calendario islamico, nel quale i fedeli digiunano dall’alba al tramonto.

Nel versetto 183 della seconda Sura del Corano, è infatti prescritto il digiuno per i fedeli in occasione di questo periodo. «Credenti, vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che sono venuti prima di voi e può esser che siate timorati per giorni contati» (quelli del Ramadan, ndr), si legge nel testo sacro. I precetti islamici chiedono al fedele in questo periodo l’astinenza completa dall’alba al tramonto, la purificazione del corpo e dello spirito e la preghiera. È stato proprio durante il Ramadan che, secondo la tradizione islamica, è avvenuta la rivelazione del Corano a Maometto.

 Un mese sacro che riempirà i post di Yalla Italia.Con una carrellata di barzellette sulla religione, il blog delle seconde generazioni italo-arabe dedica una copertina  al lato “umoristico ” del mese sacro. Negli altri articoli, spazio ai risvolti  più contraddittori e profani e  vari racconti a cuore aperto sugli aspetti più personali tipici di una giornata di digiuono a 45 gradi e magari in spiaggia.

 Ramadan in Italia

 I musulmani residenti in Italia sono più di un milione e 500mila, l’1,9% della popolazione, e costituiscono il secondo gruppo religioso del Paese.

Le regioni italiane con maggior presenza di immigrati musulmani sono Lombardia (200mila), Emilia Romagna (100mila), Lazio (80mila), Veneto (70mila), Piemonte (50mila). Fanalini di coda sono Basilicata (1700), Val d’Aosta (1400) e Molise (900). La rappresentanza unitaria dei musulmani in Italia è una questione aperta e di difficile realizzazione. L’unico ente islamico riconosciuto dallo stato italiano è il Centro islamico culturale d’Italia, meglio noto come la grande moschea di Roma. Sono note, inoltre, altre associazioni come l’Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii) e la Comunità religiosa islamica italiana (Coreis).

Ramadan in Tv

Quest’anno sarà il primo Ramadan dopo rivolte che hanno scosso la regione. Per la prima volta i fedeli di paesi come Tunisia ed Egitto potranno vivere il mese di digiuno con uno spirito diverso.

Dove si sentirà con maggiore forza il cambiamento tra il Ramadan pre-rivoluzionario e quello post-rivoluzionario sarà nell’ambito dei media. Le tv arabe, ora libere dalla censura, potranno ospitare i tanti telepredicatori islamici messi fuori legge dai passati regimi, cosi’ come le emittenti di stato potranno dare maggiore spazio alle trasmissioni di carattere religioso durante il mese di digiuno.

 A vivere una ‘nuova vita’ saranno in modo particolare le serie televisive arabe. Dopo aver rotto il digiuno al tramonto, i musulmani sono soliti passare la serata in famiglia proprio guardando le serie televisive, che registrano durante il Ramadan un picco di ascolti. Secondo il giornale saudita ‘al-Watan’, buona parte delle telenovele arabe girate in questi mesi parlano proprio delle rivoluzioni arabe o di vicende che riguardano i vecchi regimi. In particolare sono in programma nuovi serial dedicati alla corruzione subita dai cittadini egiziani sotto il regime di Hosni Mubarak.

Di questo parla la fiction dal titolo ‘Auguri signor Ramadan’, di Mohammed Hindi, che affronta il tema dei brogli elettorali avvenuti nelle ultime elezioni in Egitto. Il serial ‘Cittadino X’, di Ayyad Nasar, parla invece delle torture compiute dalla polizia agli oppositori sotto il passato regime. Mentre la telenovela ‘La famiglia dignitosà è dedicata alla corruzione e al fenomeno delle tangenti nella pubblica amministrazione egiziana. Infine si parla anche del movimento studentesco anti-Mubarak nella fiction ‘Noi siamo studentì, dove si punta il dito contro la corruzione all’interno delle università del paese arabo. Non mancheranno le serie televisive a carattere religioso, che già hanno provocato forti polemiche, come quella dal titolo ‘Hasan, Hussein e Muawiyà, dedicata al primo scisma dell’Islam, dal quale è nato lo sciismo, oppure quella dedicata alla figura del califfo Omar Bin al-Khattab, noto per essere il più detestato dagli sciiti. La telenovela più attesa resta però quella dal titolo ‘Le pagine dal quaderno delle speranze,’ che racconta proprio i giorni della rivoluzione egiziana del 25 gennaio, seguita da quella intitolata ‘I giovani di Facebook’, che parla del ruolo avuto dai social network nelle rivoluzioni arabe.

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