Sostenibilità

Un progetto italiano tra i finalisti della European Social Innovation Competition

È una gara della Commissione europea che da 7 anni promuove l’innovazione sociale e invita i cittadini Ue a trovare soluzioni ai problemi sociali più urgenti. Il tema di questa edizione è: “Challenging plastic waste”, cioè sfidare l’inquinamento dovuto ai rifiuti di plastica. Tra i 10 finalisti, che saranno presenti alla cerimonia di premiazione dei 3 progetti vincitori, il 24 ottobre a Bruxelles, c’è anche il progetto italiano ReciclaGame: "la tarma che si ciba di plastica"

di Cristina Barbetta

Lanciata in memoria del pioniere dell’innovazione sociale Diogo Vasconcelos, la European Social Innovation Competition è una gara e un premio finanziati dalla Commissione europea negli Stati membri dell’Ue e nei paesi associati a Horizon 2020 che promuove e supporta l’innovazione sociale. Ogni anno, dal 2012, invita tutti gli Europei a trovare soluzioni ai più urgenti problemi sociali. È aperta a individui, organizzazioni e associazioni, ed è organizzata insieme a una serie di partner, tra cui Nesta, Kennisland, Ashoka, ENoLL e Scholz & Friends.

La European Social Innovation Competition affronta ogni anno un tema diverso. Quest’anno il focus è “Challenging plastic waste”, cioè sfidare l’inquinamento dovuto ai rifiuti di plastica. Hanno partecipato alla Competition progetti, servizi, modelli di business e collaborazioni che affrontano questo problema cruciale per il nostro futuro e quello delle generazioni a venire.

Milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vengono generati ogni anno. Nell’Ue, Nel 2016 sono stati raccolti 27,1 milioni di tonnellate di plastica. Affrontare con successo questo problema richiede un approccio sistematico che includa un ripensamento delle filiere produttive, dei materiali e dei prodotti, nuovi usi dei rifiuti di plastica e della plastica riciclata, e un’educazione del consumatore che gli faccia cambiare le sue abitudini.


A fine settembre 2019 la Commissione europea ha annunciato i 10 finalisti della European Social Innovation Competition, che sono stati selezionati da un gruppo di 30 semifinalisti, a loro volta scelti da un totale di 543 progetti da tutta l’Europa.

Tra i 10 finalisti c’è anche un progetto italiano, ReciclaGaMe, sviluppato dall’azienda mantovana G2b, e nato assieme a una scuola superiore , l'Istituto Enrico Fermi di Mantova, (si veda il video qua sotto) : un sistema basato su una tarma che si ciba di plastica, ed è in grado di degradare in maniera ecosostenibile il polietilene della plastica, producendo allo stesso tempo un materiale setoso sostenibile. Così si innova il concetto di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti di plastica attraverso discariche o impianti di termovalorizzazione.

«Applicando i principi dell’economia circolare, abbiamo elaborato un processo autosufficiente in grado di garantire una buona conversione dei rifiuti di plastica senza spreco di energia, rendendo il nostro processo efficiente e alla stesso tempo ecologico», si legge in una nota di G2b. Aggiunge Andrea Frer di G2b: «Era già nota da un paio di anni la capacità della tarma della cera di degradare il polietilene. Ora stiamo contattando aziende del settore tessile per comprendere se può essere interessante produrre una fibra tessile simile alla seta derivante dal bozzolo prodotto dalla larva».

I tre vincitori della gara di quest’anno saranno annunciati a Bruxelles il 24 ottobre nel corso di una cerimonia di premiazione, a cui saranno presenti i 10 finalisti, e riceveranno un premio di 50.000 euro ciascuno, per fare sì che le loro idee innovative possano sfidare il problema dell’inquinamento dovuto alla plastica.

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