Formazione

Un premio a “Il pane che unisce”

Il progetto sociale della coop. Cauto e finanziato da Fondazione Telecom Italia vince il premio “Dal dire al fare impresa sociale”

di Redazione

 

 

 

 

Il progetto Il pane che unisce – nato da un’idea imprenditoriale della cooperativa sociale Cauto di Brescia, realizzata grazie al finanziamento di Fondazione Telecom Italia – ha vinto il premio “Dal dire al fare impresa sociale” finalizzato a valorizzare progetti innovativi di imprese sociali.

 Il premio è stato assegnato oggi nell’ambito del Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa, la più importante manifestazione italiana sulla Corporate Social Responsibility che si tiene il 25 e 26 maggio nella sede dell’Università Bocconi di Milano.

«Fondazione Telecom Italia ha selezionato Il pane che unisce attraverso un bando finalizzato ad individuare progetti innovativi di formazione e inserimento lavorativo di persone svantaggiate –dichiara Fabio Di Spirito, Segretario Generale di Fondazione Telecom ItaliaIl pane che unisce è stato scelto per la sua capacità di essere un progetto a “guadagno globale”, perché ne traggono vantaggio il mondo della GDO, che può ottimizzare la gestione degli scarti, la comunità sociale perché grazie al progetto si distribuiscono gli alimenti recuperati e al contempo si crea nuova occupazione di persone svantaggiate e non ultimo l’ambiente, perché il progetto consente di recuperare e smaltire in modo più efficiente gli scarti».

IL PANE CHE UNISCE

Ogni cittadino italiano butta ogni anno nella spazzatura circa 27 kg di cibo ancora commestibile: il 10% della pasta, del pane e il 15% della carne finiscono in spazzatura, per un totale di 6 milioni di cibo sprecato ogni anno. Solo dalla grande distribuzione, si potrebbero recuperare 50.000 tonnellate di cibo. Il progetto Il pane che uniscedella cooperativa sociale Cauto, finanziato da Fondazione Telecom Italia, offre un modello innovativo di imprenditorialità sociale che prevede la gestione completa dei rifiuti prodotti dai supermercati e dalla Grande Distribuzione Organizzata e la successiva distribuzione degli alimenti a scopo benefico.

Si tratta di un progetto “win-win-win”, a guadagno globale, perché tutti gli attori coinvolti ne traggono beneficio, in termini economici, ambientali e sociali. Le aziende della GDO aumentano o migliorano la gestione della raccolta differenziata e dello smaltimento rifiuti riducendone al contempo i costi di gestione. Cauto, con i ricavi che derivano dagli accordi con le aziende della GDO e con i Comuni, crea occupazione, con particolare attenzione alle persone in situazioni di svantaggio. Infine, gli alimenti recuperati dai supermercati vengono distribuiti gratuitamente agli enti di beneficienza per i propri assistiti.

Significativi i risultati ottenuti da Cauto nell’applicare questo modello sul territorio bresciano:

–    riduzione del 30% sul totale dei rifiuti prodotti dal punto vendita della GDO (60 aziende donatrici per un totale di 1.315 ton donati);

–    riduzione dell’85% dei rifiuti indifferenziati;

–    aumento del 10%-20% delle frazioni recuperabili;

–    crescita della raccolta differenziata dal 60% (modello tradizionale) al 90% (nuovo sistema)

–    riduzione del 10%-20% dei costi di gestione rifiuti per il punto vendita

–    creazione di 10 nuovi posti di lavoro, di cui 6 persone svantaggiate, nel servizio di selezione rifiuti e riordino aree di stoccaggio della cooperativa Cauto;

–    maggior sostegno ad enti di beneficenza con la donazione di prodotti non più commercializzabili in quanto prossimi alla scadenza: attualmente sono erogati dalla dispensa sociale di Cauto alimenti per 2.570 persone a settimana.

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Fondazione Telecom Italia è una delle espressioni della strategia di corporate social responsibility del Gruppo Telecom Italia. È stata costituita a dicembre 2008 per rafforzare l’impegno del Gruppo a favore delle comunità in cui opera, promuovendo idee e progetti volti a migliorare le condizioni di vita delle persone. Fondazione Telecom Italia opera nel campo del sociale; dell’educazione, formazione e ricerca scientifica; per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e dell’ambiente.

Cauto Cantiere Autolimitazione è una cooperativa sociale onlus di tipo B nata a Brescia nel 1995 per promuovere l’integrazione sul lavoro di soggetti socialmente svantaggiati,  con particolare attenzione a coloro che si trovano in condizione di emarginazione sociale. Gli scopi sociali sono: riduzione dello spreco e del consumismo, rispetto per la natura, valorizzazione del riciclo e riuso di materiali e manufatti.


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