Volontariato

Un premio a Don Ciotti

Il fondatore del Gruppo Abele è da oggi cittadino onorario di Firenze

di Redazione

Don Luigi Ciotti è cittadino onorario di Firenze. Il conferimento è avvenuto oggi nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio durante la seduta del Consiglio Comunale. Le motivazioni sono state lette dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani alla presenza del sindaco Matteo Renzi, della Giunta, della vedova Caponnetto e di tutto il consiglio. Giani ha sottolineato l’unanimità di tutta l’assemblea a questa decisione nata da una delibera della commissione pace presieduta da Susanna Agostini.«Oggi», ha detto Don Ciotti «non date la cittadinanza a me, ma al gruppo Abele e a Libera, non è l’io, ma è sempre il noi che vince». Don Ciotti ha poi citato Giampaolo Meucci con cui ha condotto la battaglia contro le carceri minorili e ha rievocato i momenti sull’Amiata. «Ogni volta che vado, vado sempre a pregare sulla tomba di padre Balducci». Il sacerdote ha poi parlato di Don Milani e ricordato la strage dei Georgofili e il giudice Caponnetto, sottolineando il lavoro dei giovani nelle terre confiscate alla mafia.

«Questa cittadinanza onoraria per don Luigi Ciotti», ha detto il sindaco Matteo Renzi, «è un dono per noi e per Firenze. Siamo fieri ed orgogliosi di averlo come concittadino perchè ci ricorda che una città non è un ammasso di individui ma un ‘noì che deve fare ogni giorni i conti con la propria storia comune, consapevole che la storia più bella dobbiamo ancora scriverla».


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