Non profit
Un posto per i sogni dei nostri figli
Editoriale di Riccardo Bonacina sulla situazione dei piccoli
L?estate ?98, insieme al caldo e agli incendi, sarà ricordato per la strage degli innocenti che giorno dopo giorno s?è perpetuata. In Italia e non solo. È l?estate dei Simeone, delle Jessiche, dei Luca e dei Mohamed. Bambini uccisi per perversione e perfino per distrazione. Usati per soddisfare voglie o per sfogare la rabbia contro una vita senza futuro. Semplicemente e drammaticamente dimenticati. Trasportati sulle rotte della disperazione e approdati in fornaci maleodoranti che qualcuno si ostina a chiamare ?centri di accoglienza?.
Assassini, omicidi, ?disgrazie? che hanno coinvolto i piccoli e che pongono alla società adulta gravi domande. Provate a pensarci: un bimbo che vede la luce oggi si trova di fronte a una famiglia, là dove c?è, a una società che di fronte alle sue esigenze elementari, la voglia di sognare, la capacità di immaginare, il desiderio che le cose belle durino per sempre, il desiderio di essere amato ed essere felice, si trova di fronte a un consesso umano che oppone un ghigno cinico.
Solo trent?anni fa, non era così. L?essenziale della creatura umana, trovava le sue dimore, le sue strade, i suoi itinerari di sviluppo. Ai bimbi di oggi tutto viene offerto tutto tranne l?essenziale. Di fronte a questo smarrimento, che non si può scaricare sulle spalle della politica, tutto si può fare, tranne l?idiozia di un Garante dei bambini nominato per pubblico decreto.
Da quasi un anno, intanto, c?è una legge (la n.285) che per la prima volta nella storia di questa Repubblica suggerisce percorsi di accoglienza per i minori e stanzia più di 800 miliardi per favorire e sostenere questi percorsi e strumenti. Tra poche settimane (secondo scadenze che variano da Regione a Regione) scadranno i termini per la presentazione dei progetti. Abbiamo insistito e incalzato il ministro della Solidarietà sociale affinché rendesse disponibili al maggior numero possibile di enti e associazioni le informazioni necessarie alla formulazione dei progetti e degli interventi, affinché non rimanessero patrimonio di qualche assessore o dei soliti noti.
Siamo stati ascoltati, come spesso càpita, dalla ministra Livia Turco e dai suoi uffici. Così alleghiamo a questo numero un ampio estratto del ?Manuale degli orientamenti alla progettazione degli interventi previsti dalla legge 285/97?. Cominciamo da qui, evitando ipocrisie e demagogia, usando bene ciò che è possibile fare, senza sprecare soldi pubblici ma indirizzandoli a buon fine. E per il resto ciascuno si faccia carico di rispondere alla domanda su dove sia oggi il posto, la dimora dei sogni dei nostri figli. Un posto che renda possibile anche a noi adulti sognare e sperare.
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