Un “Pinguino” per battere il cancro

È il primo stecco della storia, creato nel 1939 e brevettato. Oggi il Pinguino, questa eccellenza della gelateria piemontese, sostiene la ricerca sul cancro della FPRC

di Redazione

Lui è “il papà” di tutti i ricoperti. Si chiama Pinguino e lo ha creato e brevettato la Gelati Pepino nel lontanissimo 1939. Da oggi sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: la Gelati Pepino ha creato un packaging dedicato all’Istituto di Candiolo, devolvendo alla Fondazione 50 centesimi per ogni confezione da tre gelati venduta fino a febbraio in numerosi market e store del Piemonte e di Milano e provincia. Tre i gusti tra cui scegliere: nocciola, crema Pepino e Gianduja.

La Gelati Pepino rappresenta la storia della pasticceria fredda: aperta a Torino nel 1884, è addirittura “Fornitore di Real Casa”. Il Pinguino è un grande classico dell’azienda e da oggi è ancora più buono, come è scritto sugli astucci dei Pinguini: «La Gelati Pepino – si legge – da sempre sostenitrice di attività charity, ha creato un Pinguino… sempre più “buono” in collaborazione con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – Onlus. Acquistando questa confezione da 3 Pinguini, contribuirete al raggiungimento di un grande obiettivo: aiutare la Ricerca a sconfiggere il cancro!».

Per promuovere l'iniziativa, condividete l’hashtag #pinguinobuono
 


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