Salute

Un Piano per le questioni ancora aperte

Presentazione a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, del piano nazionale amianto per definire le linee di azione contro la fibra killer

di Redazione

È stata scelta Casale Monferrato – spiega il ministro della Salute, Renato Balduzzi – proprio perché si tratta di uno dei luoghi maggiormente colpiti dalla vicenda, essendo stata teatro del caso Eternit.

Balduzzi ha dato l'annuncio all'Istituto superiore di sanità, in occasione della presentazione del progetto amianto dell'Iss, che si inserisce all'interno del più ampio piano nazionale e punta a dare risposte alle problematiche ancora aperte sull'amianto, con la mappatura dei siti inquinati, l'individuazione delle persone più esposte e l'investimento sulla ricerca nel campo dei tumori, in particolare i mesoteliomi, con lo studio di nuovi bio-marcatori e l'impiego di cellule staminali per l'identificazione di nuovi bersagli terapeutici.

Il progetto, di durata biennale, è finanziato dal ministero della Salute e si compone di quattro unità operative, che si occuperanno rispettivamente di ambiente, epidemiologia, diagnosi e cura. «Attraverso questo progetto – spiega Loredana Musumeci, direttore del dipartimento Ambiente e prevenzione primaria dell'Iss – cercheremo dati e stime per arrivare alla bonifica delle zone più colpite. Non si può intervenire se non si riconosce la reale dimensione del problema, con il progetto ne sapremo certamente di più». Per sostenere i primi interventi del progetto, che coinvolgerà anche l'Istituto tumori Regina Elena di Roma e le Università di Torino e del Piemonte orientale, sono previsti circa 50 milioni di euro.

Nel frattempo presso la sede dell'Inail ha preso il via il tavolo tecnico per i risarcimenti in esecuzione dei contenuti della sentenza Eternit di primo grado. «Si tratta – spiega il ministero della Salute in una nota – di dare attuazione effettiva nella parte che riguarda provvisionali immediatamente esecutive nei confronti delle parti civili». Il tavolo tecnico, istituito dai ministeri del Lavoro e della Salute insieme alle altre amministrazioni interessate e ai soggetti danneggiati, è uno degli obiettivi previsti dal piano nazionale amianto per assicurare in modo effettivo il principio delle tutele in favore delle parti lese.

Il piano è al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, poi sarà presentato alla comunità scientifica e locale.


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