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Un piano per la scuola

La Camera approva una risoluzione bipartisan che impegna il governo a predisporre un piano nazionale per la scolarizzazione dei bambini nomadi

di Gabriella Meroni

Il 30 luglio la Commissione Cultura della Camera ha approvato una risoluzione sulla scolarizzazione dei minori rom e sinti. Il provvedimento impegna il governo a varare un piano nazionale che favorisca l’inserimento scolastico e il «successo» di questi bambini, mettendo a disposizione «adeguate risorse finanziarie» e anche sentendo, a tal proposito, il parere di «rom e sinti già integrati e impegnati per la crescita dei loro popoli». La risoluzione è stata approvata con sostegno bipartisan; la prima firmataria è infatti l’on. De Torre del Pd, ma a sottoscriverla sono stati molti colleghi del Pdl. La risoluzione ha incassato anche il plauso della presidente della Commissione, Valentina Aprea (PdL).

Ma ecco il testo integrale.

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione)
premesso che:
in Italia sono presenti circa 35.000 rom e sinti di età inferiore a 18 anni, che vivono spesso in ambienti fortemente disagiati e in condizioni non adatte a minori e dai dati in possesso del MIUR almeno 20.000 di essi non frequenta la scuola;
il 30 maggio il Presidente del Consiglio ha firmato le ordinanze (n. 3676; n. 3677; n. 3678) di protezione civile con cui ha nominato i prefetti di Roma, Milano e Napoli commissari delegati per gli interventi di superamento dello stato di emergenza e ha attribuito loro una serie di poteri tra cui quello del «monitoraggio dei campi autorizzati in cui sono presenti comunità nomadi e individuazione degli insediamenti abusivi (articolo 1, comma 2, lettera b) e quello “dell’identificazione e censimento delle persone, anche minori di età, e dei nuclei familiari presenti nei campi autorizzati e negli insediamenti abusivi, attraverso rilievi segnaletici”» (articolo 1, comma 2, lettera c).

Il Ministro dell’interno ed il Ministro dell’istruzione università e ricerca hanno dichiarato che le misure ivi contenute destinate ai minori sono indirizzate alla loro tutela, affinché essi possano crescere con le stesse condizioni ed opportunità dei loro coetanei;
il Presidente del Consiglio, il 15 luglio, incontrando il Presidente della Commissione europea Barroso, ha espresso «la ferma volontà del Governo di garantire che i bambini rom possano andare a scuola per ricevere la stessa educazione degli italiani»;
la VII Commissione Cultura, scienza e istruzione non può che condividere l’obbiettivo di tutela, di integrazione e di piena scolarizzazione dei minori rom e sinti ed, anzi, avverte come proprio compito quello di proporre che sia messo in atto un impegno immediato, straordinario e coordinato in particolare per la scolarizzazione dei minori rom e sinti,

impegna il Governo:

a predisporre un piano nazionale, integrato e pluriennale per la frequenza e il successo scolastico di minori rom e sinti, in particolare le bambine – anche consultando rom e sinti già integrati e impegnati per la crescita dei loro popoli, operatori scolastici, sociali e culturali che da anni lavorano in questo campo e studiosi ziganologi – impegnando adeguate risorse finanziarie;

 

a vigilare sull’assolvimento dell’obbligo di istruzione di tutti i minori rom e sinti, inserendoli nelle anagrafi scolastiche in vista della lotta contro la dispersione scolastica;a porre particolare attenzione alla formazione di mediatori culturali rom e sinti, all’aggiornamento di docenti e dirigenti usando fondi già dedicati (nel dicembre 2007 erano stati stanziati 100.000 euro allo scopo); ai corsi di italiano come seconda lingua per minori rom immigrati; a iniziative di coinvolgimento dei genitori degli alunni rom e sinti, rivolte a rafforzare la corresponsabilità educativa;

a condividere nelle forme opportune questo piano in sede di Conferenza unificata;
ad assegnare alle regioni e agli enti locali in modo continuativo le risorse per l’attuazione di tutte le misure necessarie contenute o correlate al piano nazionale per la frequenza ed il successo scolastico degli alunni rom e sinti, anche attraverso il sostegno e l’organizzazione di attività integrative, al di fuori dell’orario scolastico.

(8-00005)
«De Torre, Aprea, Frassinetti, Ghizzoni, De Pasquale, Coscia, Picierno, Siragusa, Pes, Zazzera, Miotto, Sarubbi, Zampa, Granata, Barbareschi, Ciocchetti»

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