Non profit
Un ospedale italiano in Kenya
L’esperienza del Catholic Hospital Wamba, terza struttura sanitaria keniota, che assiste oltre 200mila persone
di Redazione
C’è un’associazione italiana in prima linea nell’assistenza sanitaria e sociale in Kenya: è la Wamba Athena Onlus (WAO), che sostiene progetti internazionali di solidarietà nei settori dell’assistenza sanitaria e sociale, con l’obiettivo di supportare e inserire nella società persone indigenti, inferme o disabili.
Fondata nel giugno del 2004 da Maurizio Tamagnini e Aldo Spagnoli (attuali Presidente Onorario e Presidente) riunisce un gruppo di professionisti che operano per migliorare la qualità della vita di persone svantaggiate attraverso interventi di tipo sanitario e sociale. Nei quattro anni di attività la Onlus ha finanziato il progetto Handikos, per fornire assistenza sanitaria ai disabili in Kosovo, in particolare ai bambini. Sono state assistite circa 43.000 persone affette da malattie, fornendo ad alcuni di loro anche cure effettuate direttamente in Italia. Il progetto più importante riguarda però il Catholic Hospital Wamba, fondato nel 1969 dal medico italiano Silvio Prandoni che si trova a Wamba in Kenya, a 400 km nord est di Nairobi, in una zona molto povera della savana. L’ospedale, di proprietà della Diocesi cattolica di Maralal, assiste circa 200 mila persone. Si tratta della terza struttura sanitaria keniota, riconosciuta dall’NHIF (National Hospital Insurance Fund), con una capacità di 200 posti letto, 38.000 visite mediche e 1050 interventi chirurgici l’anno.
Wamba Athena Onlus coordina le missioni dei medici specialisti italiani, collabora alla gestione amministrativa e finanziaria, ha sviluppato progetti per la ristrutturazione e la riorganizzazione degli alloggi del personale ospedaliero e i comparti tecnici. Inoltre si fa garante dello sviluppo della medicina sul territorio, sostenendo la formazione del personale, migliorando le infrastrutture e sviluppando fonti energetiche alternative. L’attività di medicina sul territorio è stata potenziata attraverso l’acquisto di una clinica mobile finalizzata all’attuazione del programma di vaccinazioni, di pronto soccorso e di assistenza alle mamme e ai bambini in età prescolare. che ha permesso 4.800 vaccinazioni e 4.700 visite mediche.
Nei prossimi cinque anni gli obiettivi sono di sviluppare l’ospedale di Wamba nel solco tracciato dal suo fondatore come ospedale di medicina generale e di alta specialità a servizio della popolazione di Wamba e dintorni e di completare l’africanizzazione del personale anche con i livelli professionali medio-alti.
Informazioni e modalità di sostegno sul sito www.wamba-onlus.org
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