Volontariato

Un nuovo vertice per il Segretariato sociale

Per ora è stata istituita una Commissione sull’handicap per «elaborare proposte». L’associazionismo si aspetta molto di più. L’impegno è un agenda di lavoro comune

di Redazione

A rappresentare la società civile, in Rai, c?è per ora un piccolo ufficio (due stanze due) in via Coldilana, alle spalle del Palazzone di viale Mazzini. Sulla porta c?è scritto «Segretariato sociale». Istituito verso la fine del mandato di Letizia Moratti alla Presidenza Rai come struttura della Direzione comunicazione e relazioni esterne, e cresciuto grazie all?impegno di Angiolino Lonardi (ora vicedirettore di Radiorai), il segretariato sociale è la porta attraverso cui le realtà del Terzo settore hanno trovato e dovrebbero trovare ascolto e accesso nei corridoi troppo spesso angusti del Palazzone Rai e della programmazione che li viene decisa. Dopo qualche settimana di incertezza (sembrava che nessuno in Rai volesse occuparsi delle relazioni con il sociale!) è stato nominato responsabile del Segretariato Enzo Scotto Lavina che si avvarrà della collaborazione di Giuliana Lèdovi di provenieza Cisl. Il primo atto del nuovo corso è stato quello di istituire un gruppo di lavoro sui problemi dell?handicap per rispondere agli obblighi dell?art. 6 del contratto di servizio. Ammesso che l?ennesima commissione con il solito pleonastico compito di «elaborare proposte», possa servire (cosa su cui nutriamo moltissimi dubbi) sono stati chiamati ad affiancare Scotto Lavina e la Lèdovi, Carlo Romeo, Andrea Canevaro, Salvatore Maenza, Lorenzo Mucci col il ruolo di segretario. Sulle altre e future intenzioni del Segretariato sociale null?altro per ora è dato sapere. Enzo Scotto Lavina chiede tempo prima di poter dichiarare alcunché. Le voci di corridoio parlano dell?intenzione di puntare non più sulle nicchie tematiche, ma su una informazione sociale capace di ?trasversalità? e penetrazione in tutte le aree del palinsesto. Bellissima intenzione, ma allora che c?entra la Commisione handicap?


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