Famiglia

Un nuovo regolamento per i volontari lombardi

La normativa approvata con i voti favorevoli di PdL, Lega Nord, Udc e Partito Democratico

di Redazione

Via libera dalla Commissione “Ambiente e Protezione civile” presieduta da Giosuè Frosio (Lega Nord) al nuovo regolamento dell’Albo regionale del Volontariato di Protezione civile, approvato con i voti favorevoli di PdL, Lega Nord, Udc e Partito Democratico, astenuto il gruppo dell’Italia dei Valori.

Con questo regolamento, la Regione introduce requisiti più stringenti per l’operatività delle singole associazioni e  per l’idoneità dei volontari. Potranno essere considerate operative le organizzazioni di volontariato composte da almeno cinque volontari operativi, già iscritte all’albo da almeno un anno, in possesso di mezzi e attrezzature minime in proporzione al numero dei volontari operativi iscritti e immediatamente reperibili e pronte a svolgere l’attività richiesta dalle autorità competenti in caso di situazioni di emergenza. Per poter mantenere il requisito dell’operatività, ciascuna organizzazione deve inoltre svolgere un addestramento costante e almeno una esercitazione all’anno alla quale deve prendere parte la maggioranza dei propri volontari operativi. Per i volontari, vige l’obbligo di essere assicurati secondo le normative vigenti, di essere maggiorenni e di non aver riportato condanne penali. Tra le novità rispetto alla precedente formulazione, si segnala la possibilità per le associazioni autonome che godono di autonomia contabile e tributaria di iscriversi sia al livello regionale che a quello provinciale.

“Questo nuovo regolamento –ha detto il presidente della Commissione Giosuè Frosio– prende spunto anche dalla recente esperienza aquilana maturata dalle colonne mobili della Regione e delle province lombarde, che ha evidenziato la necessità di una normativa più precisa e di criteri e requisiti certificati. E’ in ogni caso –ha concluso Frosio- un documento frutto di un confronto costante e attento con gli Enti locali e con il terzo settore: non a caso anche oggi la seduta di Commissione è stata preceduta da un’ultima audizione con gli assessori alla Protezione civile delle varie province lombarde”

Soddisfatto anche il relatore Cesare Bossetti (Lega Nord) che ha evidenziato come “questo provvedimento va nella direzione di qualificare le associazioni di volontariato di protezione civile introducendo maggiore professionalità nella figura del volontario. A guadagnarne –ha sottolineato Bossetti- è la credibilità delle stesse associazioni e l’efficienza del servizio sul territorio”.

Giulio Cavalli dell’Italia dei Valori ha invece posto l’accento sulla necessità di istituire una scuola di formazione per i volontari con standard e requisiti omogenei per l’intero territorio regionale, proposta parzialmente condivisa da Gian Giacomo Longoni (Lega Nord) e da Angelo Costanzo (PD), che hanno però sottolineato come già esistano e siano efficienti i corsi formativi organizzati dalle Province. “Piuttosto –ha aggiunto Longoni- sarebbe meglio definire criteri comuni ai quali le Province siano poi chiamate ad attenersi”.


Margherita Peroni (PdL) ha invece invitato la Giunta a definire quanto prima la questione, tuttora irrisolta e non contenuta nel regolamento, della necessità che i volontari debbano essere sottoposti anche a verifica di idoneità fisica e sanitaria. In conclusione Valerio Bettoni (UdC) ha infine espresso l’auspicio che “la spontaneità propria del mondo del volontariato non venga soffocata dalla burocrazia e, pur nella ricerca di una maggiore qualificazione professionale, venga comunque salvaguardata”.


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