Non profit

Un numero per i teenager

Aumentano gli adolescenti in crisi che chiamano il Telefono Azzurro. Tra poco nascerà una nuova help-line

di Cristina Corbetta

«Il Telefono Azzurro raddoppia, anzi triplica: accanto alla linea telefonica riservata ai bambini, verranno attivate altre due linee, una dedicata agli adolescenti e una ai pediatri di famiglia. La novità della ?linea adolescenti? è legata strettamente ai dati relativi alle telefonate dello scorso anno: nel 1999, il 75% delle chiamate sono arrivate da ragazzi tra i 12 e i 17 anni. Non più bambini, ma ugualmente disperati: ragazzi che hanno segnalato problemi drammatici, che hanno minacciato fughe da casa e addirittura il suicidio. Ma più spesso hanno denunciato problemi nei rapporti con i genitori: nella classe di età 15-17 anni, per esempio, le cattive relazioni con papà e mamma sono il motivo delle telefonate nel 31% dei casi; e 4 chiamate su 5 provengono da ragazze. «È un dato che non stupisce», spiega il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, «perchè conferma il trend degli ultimi anni. Gli adolescenti stanno perdendo i rapporti con la famiglia così come hanno perso il rapporto con le istituzioni; si muovono nel disagio, e si muovono da soli. Lo conferma il fatto che per far sentire la loro voce devono ricorrere a un numero telefonico pensato per i bambini. Il vero problema, per noi che crediamo in questa possibilità di aiuto ai ragazzi, sono i costi: si tratta di una linea telefonica che presumibilmente farà registrare telefonate lunghe e costi altissimi. Per questo siamo alla ricerca di una compagnia telefonica che ci sostenga, come avviene in altri Paesi europei. Se la troviamo, e io ho fiducia che ci sia qualche direttore generale disponibile a investire nel sociale, possiamo partire domani».
La nuova linea telefonica funzionerà tutti i giorni della settimana, dalle 8 alle 20, grazie alla collaborazione di otto operatori, di cui alcuni esterni, specializzati nelle problematiche adolescenziali: un compito delicato, perché, spiega Caffo, per molti ragazzi Telefono Azzurro rappresenta l?ultima speranza di poter cambiare le cose, l?unico tentativo di uscire dal silenzio. Come la telefonata di Matilde, uno dei ?casi? più recenti: da un anno e mezzo la ragazzina subisce violenze sessuali da parte del padre; si confida con una zia, che informa la madre, ma questa non le crede, anzi l?accusa di «guardare troppi film sull?argomento». Matilde, disperata, pensa alla fuga da casa. Prima, però, telefona. E da qui inizia un percorso di aiuto e di sostegno.
Accanto alla nuova linea per gli adolescenti, Telefono azzurro sta per attivare un numero telefonico riservato esclusivamente ai pediatri; qui si è fatta avanti un?azienda farmaceutica disposta a pagare le bollette, peraltro di costo nettamente più basso rispetto a quello delle linee per i minori. L?obiettivo di questa ?linea pediatrica? è offrire una consulenza specifica nel campo del maltrattamento e delle violenze sui bambini. Che ce ne sia bisogno lo dimostra una ricerca svolta su 250 mila pazienti visitati nei Pronto soccorso pediatrici, da cui risulta che solo lo 0,05% delle visite presentava i sintomi di un abuso o di una grave trascuratezza. Eppure, le percentuali europee sono ben più alte e anche la stima italiana non è certo modesta. Secondo i ricercatori, i motivi di questa divergenza sono due: pochi casi arrivano all?osservazione sanitaria, e non sempre sono correttamente identificati. Da qui la necessità di una linea telefonica riservata ai pediatri, che hanno numerose occasioni di contatto con i bambini e sono determinanti per l?identificazione e la denuncia degli abusi. La consulenza sarà in collaborazione con la Società italiana di pediatria, 24 ore su 24.

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