Politica

Un mutuo per i Co.co.co

Garantisce la regione Sardegna (di Carmen Morrone).

di Redazione

Il bilocale affittato da Aldo e Maria è in vendita: con un po? di risparmi e un mutuo potrebbe diventare loro. Ma Aldo è un co.co.co e la banca non concede prestiti ai lavoratori precari. Gli viene consigliato di coinvolgere nell?acquisto un parente che possa offrire garanzie. Per orgoglio o mancanza di avo facoltoso, Aldo e Maria rinunciano a comprare casa. Ma se vivessero in Sardegna sarebbe diverso. Già, perché la Regione Sardegna ha istituito un fondo a garanzia dei mutui concessi per l?acquisto della prima casa. Le banche, si sa, prestano i soldi a chi ce li ha o può dimostrare di avere una fonte costante di reddito. Così al lavoratore dipendente viene ipotecato il contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre i lavoratori atipici, con le loro ritenute d?acconto a 60 giorni, con una missione che dura sei mesi, sono messi alla porta. Per le banche i flessibili sono considerati incapaci di restituire le rate di un mutuo. A causa del banca-pensiero, i co.co.co sono esclusi anche dai finanziamenti zero interessi per comprarsi il computer che serve loro per lavorare, oppure l?automobile, e ovviamente la casa. Sono lavoratori di serie B, e il divieto all?accesso al credito gli complica la vita. Eppure stiamo parlando di persone che un lavoro ce l?hanno, che rinnovo su rinnovo stanno lavorando da anni in maniera continuativa, che si sono sposate e che pensano di aver un figlio. Ed ecco entrare in scena la Sardegna che, prima in Italia, è venuta loro incontro, adeguando la legge sull?edilizia pubblica alle nuove forme lavorative flessibili. Se un precario non riesce più a pagare le rate di mutuo, quindi, la banca si può rifare vendendo l?immobile oppure bussando alla Regione, che dal suo bilancio mette a disposizione un milione e mezzo di euro. «Il fondo di garanzia agisce un po? come il parente che firma la fidejussione, la banca concede il prestito che ora è garantito. La garanzia resta valida per tutta la durata dell?ammortamento e diventa operante entro 120 giorni dal terzo esperimento d?asta», spiega Antonella Fois, segretaria di Nidil-Cgil di Sassari. L?associazione sindacale dei precari ha caldeggiato la presentazione dell?emendamento da parte di alcuni consiglieri regionali di centrosinistra che si è trasformato, lo scorso giugno, nel nuovo art. 5 quater della legge 32/85 per l?edilizia pubblica. In questo modo il fondo di garanzia è previsto per legge, con la conseguenza che fintanto che la legge sarà finanziata, anche il fondo avrà copertura.

Carmen Morrone


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