Mondo
Un miliardo di voci contro la violenza sulle donne
Torna mercoledì 14 febbraio l’appuntamento con One Billion Rising che coinvolgerà milioni di persone in tutto i mondo. Lo scorso anno in Italia sono state organizzate 150 iniziative. L’edizione 2018 si focalizza sulla Solidarietà
Si rinnova l’appuntamento con One Billion Rising, mercoledì 14 febbraio coinvolgerà – come ogni anno – un miliardo di persone in tutto il mondo per celebrare in modo gioioso, irriverente e libero, la volontà di fermare ogni forma di abuso sulle donne e sulle bambine.
Motore dell’iniziativa è da sempre Eve Ensler, attivista, drammaturga, autrice de “I Monologhi della vagina”, il testo che tradotto in 45 lingue e rappresentato in 120 nazioni, ha imposto una definitiva presa di coscienza sulla violenza sulle donne del nostro pianeta. Nel 1998 Eve Ensler ha fondato il V-Day, un movimento che lotta per la parità sessuale e contro ogni discriminazione e violenza sulle donne, e che dal 2013 ha preso il nome di One Billion Rising – Un miliardo di Voci contro la Violenza. Evento che nel tempo ha ricevuto sempre più consensi. Solo in Italia, nel 2017 sono stati organizzati più di 150 eventi che hanno raccolto 250mila partecipanti.
«Non ci può essere Rivoluzione senza Solidarietà», afferma Eve Ensler. «Se le donne di tutto il mondo si stanno ribellando contro il sistema patriarcale e maschilista è anche frutto del lavoro che tutte noi abbiamo fatto e facciamo. Grazie al nostro impegno abbiamo ottenuto che la violenza contro le donne diventasse un tema mondiale non rilegato ad un Paese, una tribù, una classe sociale o una religione. Abbiamo seminato tanto impegno, tanta passione e fatica negli ultimi anni e ora finalmente le donne cominciano a raccoglierne i frutti. La battaglia sarà ancora durissima, ma la vittoria è più vicina».
Quest’anno la campagna One Billion Rising si focalizza sulla solidarietà, intesa come arma contro ogni forma di sfruttamento e aggressione, solidarietà per tutte le donne che in Italia e nell’intero pianeta hanno la forza e la determinazione di denunciare gli abusi subiti in contesti familiari, nel mondo del lavoro, dello spettacolo e della politica, squarciando il velo dell’omertà per sempre. L’obiettivo, con il coinvolgimento di diverse organizzazioni e associazioni, è di ottenere l’attenzione e l’impegno delle istituzioni affinché attuino politiche sociali ed educative per fermare il fenomeno della violenza in ogni sua declinazione.
Tra i tanti eventi previsti e in continuo aggiornamento, si possono ricordare quelli che si tengono a Roma in Piazza Montecitorio alle 15, realizzato con il patrocinio del Municipio Roma I Centro e in collaborazione con Differenza Donna, alle 18,30 flash mob in piazza della Scala a Milano in collaborazione con la cooperativa sociale Cerchi d’Acqua e a Bologna alle 18 in piazza San Francesco insieme alla Casa delle donne per non subire violenza. L’appuntamento del 14 febbraio sarà nelle strade, nelle piazze e nelle scuole in Italia e nel mondo, per far sentire un’unica voce potente e gentile e per manifestare nelle tante forme di espressione artistica – dalla narrazione al teatro, dalla poesia alla musica, dalla danza al cinema – che caratterizzano lo spirito rivoluzionario di One Billion Rising, con le parole d’ordine Solidarietà, Creatività, Unione.
A One Billion Rising 2018 aderiscono: Amnesty International, Amref, Auser, Cgil, Centro di ascolto mobbing e stalking contro tutte le violenze (Uil), Consulta donne Amministratrici Anci Lazio, D.I.Re, Differenza Donna, Doppia Difesa onlus, Emergency, Federazione Nazionale Associazioni Scuole Danza Fnasd, Gi.u.li.a, Nuovo Maschile, Ordine dei Giornalisti, Rebel Network, Telefono Azzurro, Se Non Ora Quando Factory, Terres des Hommes, Udi – Unione Donne Italiane, Uil.
In apertura una precedente edizione a Roma – Ponte della Musica
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.