Mondo

Un manuale per riconoscere i minori a rischio tratta

Lo ha pubblicato Frontex, lanciando una "task force" mista che per sei settimane supervisionerà i controlli alle frontiere di 9 aeroporti europei. Per molti bambini quella è l'ultima chance per chiedere aiuto, prima di scomparire nell'illegalità

di Sara De Carli

Le statistiche Eurostat (ottobre 2014) dicono che il 17% delle vittime di traffico registrate nell’Unione europea aveva fra i 12 e i 17 anni. Gli aeroporti sono un luogo cruciale per tentare di sventare crimini trasnfrontalieri, anche nel caso di minori. Ma come può una guardia di frontiera o un’altra persone che lavora in un aeroporto capire che il bambino che ha di fronte potrebbe essere vittima della tratta? Come può parlare con loro? Frontex ha pubblicato per questo un vademecum, il VEGA Handbook: Children at Airports. Suggerisce alle guardie di osservare gli abiti del bambini, i suoi atteggiamenti, i suoi sguardi ma anche la dimestichezza che gli adulti hanno con il bambino e i suoi oggetti in valigia.

Il manuale è il risultato di anni di cooperazione tra Frontex, le guardie di frontiera, le agenzie non governative e le organizzazioni internazionali quali l'UNHCR e l'OIM per creare delle linee guida ad uso delle guardie di frontiera per assistere i bambini a rischio. Nella maggior parte dei casi di tratta, il momento di passaggio attraverso un aeroporto può essere l’ultima chance per entrare in contatto con le forze dell’ordine, prima di scomparire nel mondo dello sfruttamento. Una guardia di frontiera però ha solo pochi secondi per individuare un potenziale problema. Ecco quindi che il manuale dà suggerimenti su come mettere il bambino a proprio agio durante un'intervista, come individuare segni di difficoltà durante il controllo passaporti, e come il personale stesso delle compagnie aeree possano notare e segnalare i comportamenti insoliti dei bambini e degli accompagnatori durante il volo.

La pubblicazione del Manuale VEGA coincide con il lancio della fase2 dell'Operazione VEGA Children 2015, coordinata da Frontex in nove aeroporti europei. Nel corso delle prossime sei settimane, le guardie e gli esperti provenienti da cinque organizzazioni internazionali e ONG formeranno squadre miste per identificare i bambini a rischio. Il progetto prevede la redazione di analoghe linee guida per gli operatori che lavorano sulle frontiere di terra e via mare.

Photo by Oli Scarff/Getty Images

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