Mondo
Un libro per i bambini rifugiati
Un rifugiato siriano in Svezia, Imad Elabdala, fonda con l’aiuto di un network di professionisti da tutto il mondo Kidnovation, un media innovation lab per aiutare profughi e giovani che arrivano in Svezia a trattare il loro trauma. Grazie a questa collaborazione Elabdala pubblica “Sarah’s journey”, un libro per bambini rifugiati.
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Imad Elabdala, rifugiato siriano, 31 anni, ha fondato Kidnovation, un “media innovation lab” che offre strumenti pratici per dare ai profughi e ai giovani che arrivano in Svezia l'opportunità di trattare il loro trauma. Il primo prodotto di Kidnovation è un libro per bambini rifugiati, "Sarah’s journey", che parla delle eroiche avventure di una bambina profuga di 8 anni. Imad è stato nominato Reach for Change Leader per il 2018.
Reach for Change è un’organizzazione non profit che investe in persone che aiutano i bambini ad avere una vita migliore. Finora Imad ha pubblicato il libro e sta lavorando a un’app che è in procinto di uscire. «Imad riceverà supporto da Reach for Change per un periodo di tempo fino a cinque anni per sviluppare le sue idee e per fare una differenza quanto più grande è possibile, per quanti più bambini è possibile», si legge sulla pagina Facebook di Impact Invest Scandinavia.
Il libro “Sarah’s journey” è uno strumento terapeutico per bambini che hanno avuto l'esperienza del trauma e dello sfollamento come conseguenza della guerra. Il libro è il risultato di una ricerca da parte di Elabdala durata 20 mesi e della collaborazione con professori di psicologia dell’Università di Stoccolma e di Vienna.
«Sono anch’io un rifugiato», spiega Imad Elabdala nel video qui sopra, «sono arrivato in Svezia quattro anni fa e ho trovato un lavoro come ingegnere, ma non ho potuto dimenticare i momenti orribili che vivono i bambini nel mio Paese, e ho deciso di creare uno strumento terapeutico per loro così che essi possano credere di nuovo in se stessi».
Sarah è un role model per i bambini profughi: è una bambina che li assomiglia, che condivide le loro esperienze e li aiuta a sentirsi positivi, fiduciosi in se stessi e al sicuro.
Per la prima volta anche i bambini profughi hanno il loro eroe, un eroe che condivide le loro esperienze, quelle facili e quelle difficili, quelle felici e quelle tristi.
«Far sì che i bambini vedano il valore negli altri e che empatizzino con le esperienze degli altri: questo promuoverà l’integrazione nel lungo periodo», spiega Imad Elabdala nel video.
Sarah è forte e riesce a realizzare il suo sogno. «Il libro incoraggia i bambini ad avere sogni e a crederci, ad avere un’immagine positiva del loro futuro e a crederci», spiega il sito di kidnovation.
Il libro usa metafore basate sugli elementi della natura per avvicinare bambini di tutto il mondo, di ogni provenienza etnica e religiosa.
Sarah’s Journey aiuta i bambini rifugiati ad integrarsi nelle loro nuove società, e aiuta i bambini provenienti da paesi in pace a empatizzare con le esperienze dei bambini rifugiati.
«La storia è costruita con rispetto nei confronti di tutte le religioni e i credo», spiega il sito di kidnovation «spiega la bellezza della coesistenza e del vivere con amore e rispetto nei confronti di tutti».
Qual è l’obiettivo del libro? «Curare attraverso lo storytelling i bambini rifugiati che sono stati colpiti dai conflitti e che sono stati testimoni di situazioni difficili», spiega il sito di kidnovation. Che prosegue: « Il libro trasforma le storie difficili in avventura epica, per dare ai bambini immagini mentali positive e di guarigione, e per bilanciare le memorie traumatiche che hanno delle loro esperienze».