Welfare

Un lavoro per tutti è la cura migliore.

Associazione Minorati Gravi (A.MI.G). Nel ’98 è stata riconosciuta come Onlus, ma la sua storia inizia a Firenze nel 1967 per volontà di un gruppo di famiglie.

di Lillina Moggio

I suoi sostenitori dicono che: «essere disabili con ritardo mentale spesso vuol dire dipendere da scelte altrui». La sua nascita è stata voluta proprio per far sì che le ?scelte altrui? si rivelassero nel corso degli anni le migliori e le più risolutive, a favore di chi si trova a vivere in prima linea il problema dell?handicap. La realtà di cui si parla è l?Associazione Minorati Gravi (A.MI.G.). Nel ?98 è stata riconosciuta come Onlus, ma la sua storia inizia a Firenze nel 1967 per volontà di un gruppo di famiglie di persone disabili e si costituisce con lo scopo di offrire e garantire quotidianamente una risposta concreta alla disabilità mentale grave. Tre i suoi obiettivi fondamentali: assistenza, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo di tante persone che ogni giorno mettono a dura prova se stesse, cercando di raggiungere faticosamente un traguardo rappresentato da capacità come la cura della propria persona, l?apprendimento e la mobilità, che per molti risultano invece naturali e spontanee. Villa Valentina è la sede della sua attività principale: un centro riabilitativo che ospita circa 70 disabili, alcuni residenziali, altri in day-hospital, che hanno a disposizione 60 operatori professionisti tra terapeuti, psicologi e neuropsichiatri. La tecnica utilizzata per il recupero del ritardo mentale nell?adulto è incentrata sulla definizione per ogni singolo paziente di un percorso riabilitativo personale, che miri a sviluppare e attivare le potenzialità di ciascuno in ambito cognitivo, motorio e comportamentale. Per questa ragione sono nati una serie di laboratori specifici, da quello di ceramica e di arteterapia, per stimolare la creatività e la manualità dei disabili, a quello di informatica e di attività industriale, per avviarli alle attività lavorative e permettere loro di sperimentare le novità tecnologiche. In questo programma di autonomia e di integrazione sociale a favore dei disabili, Amig ha promosso la realizzazione e la gestione di una rete di appartamenti che favoriscono il disabile-ospite a svolgere per quanto possibile, una vita autonoma, sperimentando concretamente le capacità acquisite durante la riabilitazione e vivendo in luoghi, in cui semplici gesti quotidiani come rifarsi il letto e prepararsi il pranzo, si arricchiscono di un nuovo significato, ricco e pieno di soddisfazioni. Ma l?opera di Amig non finisce qui. L?associazione infatti si è attivata per costituire quattro cooperative sociali che operano nei settori della ceramica, dell?informatica, della tipografia, del restauro e della legatoria di libri e allo stesso tempo ha promosso un programma d?inserimento lavorativo che coinvolgesse insieme giovani disoccupati e disabili, offrendo l?opportunità di creare nuovi posti di lavoro e maggiori spazi di reinserimento sociale. Sempre nell?ambito formativo e lavorativo non vanno dimenticati la realizzazione da parte dell?associazione di corsi per la formazione sanitaria, assistenziale e socio-culturale di professionisti in grado di lavorare a stretto contatto con i portatori di handicap e il contributo del Cead, Centro Europeo Ausili per Disabili, promosso nel ?96 proprio da Amig. Si tratta di un?équipe di professionisti specializzati in psicologia, neuropsichiatria infantile, neurologia, in terapia della riabilitazione, in educazione comportamentale e in ingegneria elettronica ed informatica, in grado di fornire un servizio completo di consulenza, assistenza e supporto tecnico sull?uso dell?informatica a favore dei portatori di handicap, che spazia dalla creazione di supporti informatici differenziati per handicap, alla formazione all?uso del computer di studenti disabili.


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