Mondo

Un laptop a 75 euro per superare il digital-divide

La proposta da Nicholas Negroponte del MIT

di Sara De Carli

Per ora c’è un prototipo. Si chiama Pic e costa 142 euro senza il monitor. Come sistema operativo chiaramente ha Linux, gratuito. Nicholas Negroponte, guru della tecnologia del Massachusetts Institute of Technology, lo portava in braccio trionfante all’ultimo forum di Davos. La promessa per superare il digital-divide. La presentazione ufficiale della macchina è avvenuta il 7 febbraio, davanti alle telecamere del programma televisivo Go Digital della BBC. Il segreto del prezzo incredibilmente basso consiste in un innovativo quanto semplice sistema per produrre lo schermo, attualmente la parte più costosa di un computer. La Advanced Micro Devices, la prima società che ha appoggiato l’idea di Negroponte, è risucita ad abbassare i costi di produzione dello schermo a soli 19 euro. Per il 2006 il laptop dovrebbe essere sul mercato. L’idea di Negroponte è quella di utilizzare questo portatile come strumento di sviluppo per le aree più povere del mondo, utilizzandolo come libro di testo nelle scuole. L’idea è già stata sperimentata in Cambogia con dei laptop normali da Negroponte e sua moglie: su 25 portatili distribuiti in tre anni soltanto uno ha subito dei guasti: i bambini usano i loro portatili con molta cura, e li usano come libro di testo, tv, telefono e strumento di gioco. Ma il mercato è più vasto di quello dei paesi in via di sviluppo: non per nulla i primi contatti che Negroponte ha avviato sono con il ministero dell’istruzione cinese: lì gli studenti sono 220 milioni.


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